Breve storia della cartomanzia

Breve storia della cartomanzia.Diverse sono le teorie sulle origini di questa arte divinatoria, c’è chi la fa risalire ai cinesi quale derivazione del domino che allora non era considerato un gioco ma una predizione delle volontà divine, poi secondo Alliette, un francese che nel 1770 scrisse un saggio informando che la cartomanzia era praticata anticamente dagli antichi egizi, i quali in 78 foglie d’oro sulle quali erano incise le formule magiche, dalla cui lettura i sacerdoti potevano predire il futuro, in questo saggio sosteneva che tutto ciò era opera di un libro scampato all’incendio della biblioteca di Alessandria.

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Poi nei secoli a venire i geroglifici furono sostituiti da figure simboliche e se ne trovarono traccia in Spagna, poi in Germania e infine in Francia; nel 1570 Guillaume Postel pubblicò il volume Clef des Choses cachées (Chiave delle cose occulte) che sancì la nascita ufficiale della moderna cartomanzia e dei tarocchi che, pur con tutta una serie di varianti, sono usati ancora oggi, dando alla cartomanzia delle regole ben precise.

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Le 78 carte dei tarocchi utilizzati per la cartomanzia sono divise in due gruppi: i 56 Arcani minori, divisi a loro volta in quattro semi (bastoni, denari, coppe e spade) e 22 Arcani maggiori, che rappresentano tutta una serie di figure simboliche legati a concetti universali (ruota della fortuna, giustizia, matto, papessa, eremita,carro, amanti, impiccato, torre e così via).

Oggi la cartomanzia è praticata in modi e finalità diverse, online specialmente si trovano moltissimi siti per questa arte divinatoria e chi ci crede spende fior di quattrini per farsi predire il futuro, un commercio che ha un business da capogiro; infatti si calcola che il volume d’affari mondiale per l’esoterismo e la cartomanzia si aggira sui 5 miliardi di euro.

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Farsi suggestionare da queste arti divinatorie può portare anche a una situazione psicologica veramente drammatica se la si prende seriamente, il futuro nessuno può saperlo tanto meno negromanti o letture di tarocchi e affini, va sottolineato che chi si rivolge a questa pratica generalmente è sofferente ed è solo, in Italia ben 13 milioni di persone di qualsiasi ceto sociale ricorrono alla cartomanzia per avere una piccola speranza nel futuro e il dolore e la sofferenza non conoscono estrazione sociale, colpiscono chiunque, ma con un po’ di sana positività e grazie ai consigli dei tarocchi (da non credere a più di tanto) si possono lenire, si può intravedere quello spiraglio di serenità che tutti, democraticamente ci meritiamo.

Fonte: Focus

Foto di Jan Sikes da Pixabay