CONIGLIO IN CROSTA: OPERA D’ARTE IN CUCINA DAL MEDIOEVO AD OGGI PROVIAMOCI…

Appassionata nell’arte dei fornelli le mie ricerche sono andate nell’antico Medioevo dove alla corte dei signori e nobildonne gli chef creavano piatti degni essere chiamati vere opere d’arte, e fra le tante che via via vi illustrerò ne ho pescata una che a realizzarla ci vorrà un bel poco di tempo ma ad opera ultimata magari dispiace pure gustarla, certo non è proprio facile nella preparazione ma pensate all’effetto portandola in tavola questa ricetta realizzata: coniglio in crosta affermando che arriva addirittura dal Medioevo, ovviamente l’ho personalizzata ma senza nulla togliere alla ricetta base anzi aggiungendo quel tocco in più per dire: anche io ho messo del mio! e vediamo come…


… andiamo a cominciare…

Ingredienti per 4 persone:
– 1 coniglio giovane di circa 1 chilogrammo (insieme al suo fegato)

– 300 grammi di lardo
– 1 pizzico di chiodi di garofano
– 1 pizzico d zenzero
– 1 pizzico di pepe nero
– sale
– mezzo litro di vino bianco secco
Ingredienti per la pasta/crosta:
– 500 grammi di farina da agricoltura biologica
– 250 grammi di burro da agricoltura biologica
–  1 uovo fresco
– sale e acqua quanto bastano
CONIGLIO IN CROSTA
Se decidiamo di realizzare questa ricetta il giorno prima mettiamo a marinare il coniglio in mezzo litro di vino bianco e mezzo litro di acqua aromatizzandolo con rosmarino, lasciatelo riposare per una notte intera; dopo aver messo il coniglio a marinare (questa è il mio tocco personale!) prepariamo la pasta che servirà da crosta perché anch’essa dovrà riposare in frigo per una notte: quindi mescoliamo la farina al burro, aggiungendo l’uovo e l’acqua dove abbiamo precedentemente sciolto il sale e di conseguenza amalgamiamo molto bene gli ingredienti far loro cercando di ottenere un impasto liscio ed omogeneo, lo avvolgiamo in un panno  lo mettiamo in frigo a riposare o in un luogo fresco.
Se vogliamo possiamo che tagliare a pezzi il coniglio ma non avrà l’effetto scenico a fine cottura che vorremmo, quindi è una scelta personale che dovrete fare.
Il giorno della cottura prepariamo il lardo tritato e misceliamo le spezie insieme: chiodi di garofano, zenzero, pepe nero e sale; procediamo con la ricetta: stendiamo la pasta lasciata nel frigo formando un rettangolo di spessore di 1 centimetro circa, posandola sulla placca del forno sopra un foglio di carta da forno affinché non si attacchi, posiamo il coniglio ben sgocciolato da una parte della pasta, appoggiandolo da un lato avendo cura di lasciare la parte opposta della pasta libera che servirà da copertura del coniglio, ricopriamo con il lardo tritato e il mix di spezie tutto il coniglio da ogni parte e poi lo ricopriamo con la parte opposta della pasta chiudendo bene i bordi, schiacciandoli con una forchetta e qui salta fuori la magia: con le mani modelliamo la pasta sul coniglio seguendone attentamente i contorni che dovranno aderire perfettamente, fatto ciò infornare a fuoco caldo per circa un’ora e mezza facendo massima attenzione che non si asciughi troppo e quando si vedrà la crostina prendere un bel colore dorato voilà il piatto è pronto da portare in tavola!
Vini consigliati: per questo superbo piatto si sposano Alcamo Merlot Doc,  Circeo Rosso Doc, Contea di Sclafani Sangiovese Doc, Nero d’Avola doc, Cabernet Sauvignon Frizzante Doc, vini di medio corpo e anche frizzanti  meglio se siciliani, in questo caso vanno ad hoc anche vini secchi.
Fonte: Cucinamedievale