Giorgia Meloni e le accise sui carburanti

Giorgia Meloni e le accise sui carburanti. Si sa che quando si è in campagna elettorale le promesse fatte poi alla fine non vengono mantenute, qui si tratta delle accise sui carburanti che Giorgia Meloni nel 2019 aveva promesso di ‘sterilizzare’ nel programma di Fratelli d’Italia, esattamente alla pagina 26, paragrafo 17, e di fatto ora lo nega, d’altra parte abile oratrice quale è sa bene vendere i suoi prodotti a chi pende dalla sue labbra, ma chi si informa, chi non crede alle parole ma ai fatti, capisce che il premier è tutto fumo e niente arrosto a quanto pare.

Ecco la tabella delle 17 accise che si pagano sui carburanti e che fanno aumentare il costo in modo assurdo:

  1. 0,000981 euro: finanziamento per la guerra d’Etiopia (1935-1936)
  2. 0,00723 euro: finanziamento della crisi di Suez (1956)
  3. 0,00516 euro: ricostruzione dopo il disastro del Vajont (1963)
  4. 0,00516 euro: ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze (1966)
  5. 0,00516 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Belice (1968)
  6. 0,0511 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976)
  7. 0,0387 euro: ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia (1980)
  8. 0,106 euro: finanziamento per la guerra del Libano (1983)
  9. 0,0114 euro: finanziamento per la missione in Bosnia (1996)
  10. 0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004)
  11. 0,005 euro: acquisto di autobus ecologici (2005)
  12. 0,0051 euro: terremoto dell’Aquila (2009)
  13. da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla cultura (2011)
  14. 0,04 euro: emergenza immigrati dopo la crisi libica (2011)
  15. 0,0089 euro: alluvione in Liguria e Toscana (2011)
  16. 0,082 euro (0,113 sul diesel): decreto “Salva Italia” (2011)
  17. 0,02 euro: terremoto in Emilia (2012)

Ma quali sono le giustificazioni per le mancate promesse fatte dalla Meloni? In un video pubblicato sui social dichiara: ”Invece di spalmare 10 miliardi abbiamo deciso di concentrare le risorse su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale“, “Per tagliare le accise non avremmo potuto aumentare il fondo sulla Sanità, la platea delle famiglie per calmierare le bollette domestiche, per i crediti delle Pmi”, ottime giustificazioni per salvare la faccia ovviamente, perché quando si vuole trovare i miliardi per salvare la giustizia sociale non si va a togliere ai cittadini denaro per i trasporti che servono magari per andare al lavoro, si tolgono da emolumenti faraonici che non hanno ragione d’essere e invece ci sono ancora!

Aggiunge, sicura di sè: ”Io sono convinta delle scelte che ho fatto perché penso che fosse più sensato aiutare chi ha il salario basso, chi non aveva un posto di lavoro, chi non riesce a fare la spesa piuttosto che usare le risorse per consentire diciamo a me, parlo di me, che comunque ho uno stipendio di tutto rispetto di pagare la benzina di meno. Questo è un governo che deve fare delle scelte”, e qui supera se stessa per avere la miglior pubblicità, la signora in questione comunque tiene il suo fondoschiena al caldo mentre ci sono famiglie che chiudono il riscaldamento perché non se lo possono permettere, facile parlare con la pancia piena! Giorgio Meloni è una abilissima oratrice che sa come fare gli slalom dialettici per togliersi dai pasticci e trovare sempre la scusa pronta per cavarsi dagli impacci, certo la sua preparazione politica è notevole, ha avuto ottimi maestri! Comunque la sua credibilità sta avendo grossi contraccolpi!

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Inoltre afferma che: ”La gran parte dei benzinai è onesta e responsabile e a tutela loro dobbiamo intervenire. In Cdm abbiamo deciso di rafforzare le norme sanzionatorie per chi non adempie alle comunicazioni previste dalla legge e abbiamo stabilito che ogni benzinaio esponga il prezzo medio giornaliero”, certamente parla di benzinai talmente onesti che alla fine del mese entreranno in sciopero perché non approvano le decisioni di questo governo.

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Non contenta e sapendo del video del 2019 che sta girando nel web sulle accise, Giorgia Meloni dichiara: ”Gira da più parti un video del 2019 in cui io, facendo benzina con la mia auto, parlavo della necessità di tagliare le accise sulla benzina. E, ovviamente, non avendo il governo deciso di modificare la norma del precedente governo che prevedeva che il taglio delle accise sarebbe terminato alla fine di quest’anno, si è detto che la Meloni è incoerente perché in campagna elettorale promette alcune cose e al governo ne fa altre. Ora, siccome io sono una persona seria, non è un caso che quel video sia del 2019 e non di questa ultima campagna elettorale. Sono ancora convinta che sarebbe ottima cosa tagliare le accise sulla benzina. Il punto è che si fanno i conti con la realtà con la quale ci si misura – precisa Meloni – E non sfuggirà, a chi non ha pregiudizi, che dal 2019 a oggi il mondo intorno a noi è cambiato e purtroppo noi stiamo affrontando una situazione emergenziale su diversi fronti che ci impone di fare alcune scelte. Quindi io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise sulla benzina perché banalmente sapevo quale era la situazione di fronte alla quale mi sarei trovata”, certo il mondo è cambiato ma alcune cose non cambiano mai come il fatto che i parlamentari e i senatori percepiscono amolumenti a dir poco faraonici e privilegi che ai poveri mortali sono negati, quelli non cambiano mai, restano sempre invariati, al popolo si chiede sacrifici ai parrucconi del Parlamento invece si regalano a Natale attrezzi tecnologici che costano una cifra!

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Si è capito perfettamente cara signora Meloni che sei la delfina di Mario Draghi e tutte le tue azioni sono collegate al suo pensiero, degna erede che predilige multinazionali e banche, potrai incantare le persone che pendono dalle tue labbra ma non certamente persone che si documentano e sanno perfettamente che la tua è solo una facciata di buonismo verso la povertà, le tue chiacchiere hanno un solo scopo: di nascondere la verità al popolo, senza sapere che prima o poi la verità viene fuori e allora chi è salito così in alto grazie alla sua loquela può scendere definitivamente in basso!

Fonte: Tgcomn24

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