Giovanni Pascoli poesia La canzone di Marzo

Giovanni Pascoli poesia La canzone di Marzo. Il mese di marzo rendeva omaggio a Marte, dio della guerra ma anche della natura e della fertilità. Quest’ultimo, nel calendario di Romolo era il primo mese dell’anno, èp il mee della rinascita dopo il lungo sonno invernale e le gemme fanno timidamente capolino, le rondini dovrebbero tornare ai loro nidi dopo un lunghissimo viaggio, E’ un mese che fa fiorire anche il sorriso per le giornate limpide con il cielo terso e la poesia di Giovanni Pascoli è un inno alla gioia e alla vita che rinasce.

La Canzone di Marzo

Che torbida notte di marzo!
Ma che mattinata tranquilla!
che cielo pulito! che sfarzo
di perle! Ogni stelo, una stilla
che ride: sorriso che brilla
su lunghe parole.

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Le serpi si sono destate
col tuono che rimbombò primo.
Guizzavano, udendo l’estate,
le verdi cicigne tra il timo;
battevan la coda sul limo
le biscie acquaiole.

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Ancor le fanciulle si sono
destate, ma per un momento:
pensarono serpi, a quel tuono;
sognarono l’incantamento.
In sogno gettavano al vento
le loro pezzuole.

Nell’aride bresche anco l’api
si sono destate agli schiocchi.
La vite gemeva dai capi,
fremevano i gelsi nei nocchi.
Ai lampi sbattevano gli occhi
le prime viole.

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Han fatto, venendo dal mare,
le rondini tristo viaggio.
Ma ora, vedendo tremare
sopr’ogni acquitrino il suo raggio,
cinguettano in loro linguaggio,
ch’è ciò che ci vuole.

Sì, ciò che ci vuole. Le loro
casine, qualcuna si sfalda,
qualcuna è già rotta. Lavoro
ci vuole, ed argilla più salda;
perchè ci stia comoda e calda
la garrula prole.

Giovanni Pascoli

Le principali feste del mese di marzo sono: l‘8 marzo,si celebra la giornata internazionale della donna, più comunemente detta “festa della donna”; il 14 marzo ricorre il giorno del Pi greco, basato sul fatto che in inglese le cifre del numero (3-14) possano venire lette come l’omonima data; il 19 marzo si celebra la festa del papà, in coincidenza con l’onomastico di San Giuseppe; il 21 marzo è convenzionalmente la data dell’equinozio di primavera, sebbene il giorno esatto possa variare di anno in anno.

Fonte: Wikipedia

Fonte: Libriantichionline

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