Halloween e il mistero di Lizzie Borden

Halloween e il mistero di Lizzie Borden

Halloween e il mistero di Lizzie Borden. Uno dei delitti più efferati e avvolti nel mistero degli Stati Uniti d’America. Un efferato delitto ancora senza un colpevole ma con una sentenza di non colpevolezza, nonostante i gravi indizi di colpevolezza.

In una calda giornata di agosto la città di Fall River è sconvolta dal feroce omicidio di Andrew e Abby Borden. Il primo ucciso con 13 colpi di ascia, la seconda con 18 colpi. L’unica indizia la loro figlia minore – all’epoca aveva 22 anni – Lizzie Andrew Borden. Processata e assolta nonostante i forti indizi contro di lei.

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La famiglia Borden era una famiglia abbastanza agiata e felice ma solo in apparenza. Andrew Borden uomo rozzo e avaro, faceva vivere la sua seconda moglie Abby e le sue figlie, Emma e Lizzie in condizioni estreme, infatti, l’uomo non aveva voluto in casa neppure l’acqua corrente e il bagno in casa. Una situazione che andava molto stretta alle due figlie, in particolare a Lizzie che non aveva mai dimenticato la madre – deceduta vent’anni prima – Sarah A. Morse. Entrambe le donne mal sopportavano la loro matrigna. E in questa situazione famigliare che prende corpo uno dei delitti più efferati statunitensi.

Il delitto avvenne il 4 agosto del 1892. In casa Borden, quella mattina erano presenti Abby (seconda moglie di Borden), la domestica Bridget Sullivan e Lizzie. Emma – la primogenita di 42 anni – si trovava in visita da alcuni lontani parenti mentre Andrew Borden e John Morse (fratello della sua ex moglie Sarah) si trovavano fuori di casa.

Andrew Borden rientrò da solo a casa intorno alle 10:40 e si mise in salone a leggere il giornale, nel frattempo Lizzie e la matrigna si trovavano nelle loro rispettive camere mentre la domestica era indaffarata con i servizi di casa. Il dramma alle 11:10, quando Sullivan (la domestica) sente le grida disperate di Lizzie. È Lizzie a trovare il cadavere del padre sulla poltrona del salone. A quel punto Lizzie ordina alla domestica di recarsi fuori in cerca di aiuto. Rientrò dopo breve tempo accompagnata dal medico di famiglia, Bowen e Adelaide Churchill, vicina di casa che ispezionò la casa in cerca di estranei, ma trovò solo il cadavere di Abby Borden.

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In un primo momento, l’indiziata principale è Bridget Sullivan – la domestica – e solo dopo gli inquirenti riterranno Lizzie Andrew Borden la vera assassina. Anche perché la tesi della stessa Lizzie di un estraneo in casa, autore del duplice omicidio cadde dopo l’esito dell’autopsia sul corpo martoriato della matrigna. L’esito fu che Abby Borden era deceduta almeno un’ora prima del marito. Quando Andrew Borden non era ancora rientrato a casa.

Durante il processo furono esposte diverse prove schiaccianti sulla colpevolezza di Lizzie:

  • L’odio nei confronti del padre e della matrigna e il fatto che dopo la loro morte lei e la sorella avrebbero ereditato l’intero patrimonio di famiglia, era un movente per il duplice omicidio.
  • Il ritrovamento in casa dell’arma del duplice omicidio. Un’ascia completamente ripulita.
  • Il fatto che era stata vista – il giorno del duplice omicidio – bruciare un vestito che sembrava lo stesso indossa quel giorno che non fu mai ritrovato.

Nonostante queste prove nel 1893, l’avvocato difensore riuscì a farla assolvere dalla giuria, dipingendola come un’anima pia e devota, incapace di uccidere in maniera brutale il padre e la matrigna con disumani colpi di ascia.

Il duplice delitto dei coniugi Borden restò – e continua a rimanere – senza un colpevole.

Lizzie Borden dopo l’assoluzione, continuò a vivere a Fall River nella Contea di Bristol nello Stato del Massachusetts, lasciando alla sua morte – avvenuta nel 1927 – un cospicuo patrimonio che fu diviso tra parenti, amici e la Lega per la Protezione degli Animali.

Lizzie Andrew Borden: innocente o colpevole? A distanza di secoli, in molti la ritengono colpevole.