I Ghosthunters. Iniziamo con il dire che non si tratta dei Ghostbusters. I primi si dedicano alla ricerca e all’investigazione dei fenomeni paranormali legati alle apparizioni e manifestazioni dei fantasmi, mentre i secondi… alla cattura di questi ultimi.
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Le loro armi di ricerca sono diverse come ad esempio le telecamere a infrarossi, i registratori, la fotocamera termica per gli ambienti, il registratore digitale e la fototrappola (fotocamera IR con sensore di movimento). Si tratta solo di una minima parte dell’attrezzatura utilizzata dai Ghosthunters durante le loro missioni.
Dicevamo che i Ghosthunters sono dei veri e propri investigatori del paranormale, e quini si recano in determinati luoghi ritenuti infestati da presenze dell’oltretomba come ad esempio case, castelli, cimiteri, obitori, ospedali e prigioni.
Una volta sul luogo, il team di Ghosthunters – grazie alla loro attrezzatura – cercano prove dell’esistenza dell’infestazione come filmati, foto o registrazioni di voci, suoni o luci.
Una volta raccolte le prove, si fanno le dovute considerazioni sui fenomeni che possono essere paranormali o normali.
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Che cosa spinge le persone a trasformarsi in Ghosthunters? Diciamo che sono diverse motivazioni che spingono a diventare dei Ghosthunters, forse la prima è la passione per l’occulto, l’ignoto e il paranormale. Il fatto che si abbia bisogno di dare delle risposte concrete ai tanti misteri che ci circondano.
E come sempre abbiamo due facce della stessa medaglia. Fare i Ghosthunters ha un lato rischioso, infatti, si possono incorrere in problemi legali. Non dimentichiamo che entrare in una proprietà privata – anche se si tratta di un edificio abbandonato – senza il permesso del proprietario è illegale. Inoltre, si può incorrere anche in diversi infortuni in parte gravi.
Alla fine possiamo dire che non ci improvvisa Ghosthunters.