Il primo serial killer italiano e il suo fantasma, Antonio Boggia. Anche l’Italia ha i suoi serial killer ma anche uno dei suoi fantasmi che continua ad aggirarsi per le vie di Milano.
Stiamo parlando di Antonio Boggia (1799 – 1862), il primo serial killer italiano.
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Nato nel 1799 a Urio (paesino sul Lago di Como) è stato soprannominato il “Mostro di Stretta Bagnera” o il “Mostro di Milano” e incominciò la sua scia di sangue nell’aprile del 1849.
La sua prima vittima fu Angelo Ribbone cui rubò anche la somma di 1400 svanziche (moneta d’argento da venti kreuzer in vigore nell’Impero Austriaco e nel Regno Lombardo – Veneto) e si liberò del corpo smembrandolo e nascondendolo nello scantinato della sua abitazione nella Stretta Bagnera.
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Quieto con modi quasi bonari e stretto osservante delle pratiche religiose. Ecco la sua facciata pubblica. Una facciata che nascondeva un lato oscuro e sadico.
Antonio Boggia commise i suoi delitti tra il 1849 e il 1859, uccidendo quattro persone, anche la proprietà dello stabile in cui viveva, Ester Maria Perrocchio.
E fu proprio l’omicidio di Ester Maria Perrocchio a portare al suo arresto, grazie alle indagini condotte dal giudice Crivelli.
Arrestato, fu condannato alla pena capitale nel 1861. Morì a Milano l’8 aprile del 1862.
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Antonio Boggia, il primo serial killer italiano, continua a vagare per le strade di Milano. Una leggenda milanese racconta che la sua anima vaga ancora vicino la sua vecchia via Bagnera.
Avvisa i malcapitati passanti della sua presenza con una ventata di aria gelida.
In conclusione, la figura di Antonio Boggia rappresenta un capitolo oscuro e affascinante della storia criminale italiana. La sua storia, così come la leggenda del suo fantasma, continua a suscitare interesse e a terrorizzare le persone ancora oggi.