Inps vs Procura stringono un patto per caporalato e lavoro nero

Inps vs Procura stringono un patto per caporalato e lavoro nero. Il caporalato è una forma illegale di reclutamento e organizzazione della mano d’opera nel lavoro dipendente, sanzionata dagli ordinamenti di vari Stati nel mondo. Il fenomeno è così detto dalla denominazione gergale degli intermediari – detti appunto caporali – che assumono per breve periodo (giornaliero o al più settimanale) operai senza rispettare le regole di assunzione e i diritti dei lavoratori,; il lavoro nero si sa che è la situazione in cui un lavoratore sia sconosciuto alle autorità statali competenti, perché non registrato presso i Centri per l’Impiego, presso gli Istituti previdenziali (INPS, INAIL, ENPALS, ecc.)

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Nella Gazzetta del Mezzogiorno ci arriva una informazione che trascriviamo: ‘‘La direzione dell’INPS Puglia e la Procura Generale di Lecce hanno sottoscritto un accordo di collaborazione di tre anni nell’ambito della lotta alle infiltrazioni criminali in agricoltura, al caporalato e al lavoro nero.

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L’accordo prevede una condivisione informativa diretta tra le Procure di Lecce, Brindisi e Taranto e le relative direzioni provinciali INPS, con una serie di azioni coordinate e indirizzate a prevenire l’erogazione di prestazioni indebite.

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Saranno coinvolti anche altri soggetti istituzionali, tra cui Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, per garantire controllo e supporto operativo nella fase di accertamento degli illeciti. La sottoscrizione dell’accordo con la Procura Generale di Lecce completa un percorso avviato dalla Direzione regionale Inps nel mese di luglio volto a creare un raccordo diretto tra tutte le Procure della Repubblica e le direzioni provinciali Inps Puglia.”(Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il direttore regionale Inps Giulio Blandamura, così afferma: ”Un passo importante orientato verso la tutela della legalità in materia previdenziale, in un territorio in cui spesso vengono rilevate attività illecite da parte di alcune aziende, soprattutto nel settore agricolo”, Il Procuratore generale presso la Corte di Appello di Lecce, Antonio Maruccia, rafforza l’affermazione di Giulio Blandamura dichiarando: ‘‘l’accordo migliorerà l’azione degli uffici requirenti del distretto definendo modelli d’intervento efficaci nella rilevazione e repressione degli illeciti compiuti in danno dell’Istituto in una fase del Paese in cui è fondamentale la tutela delle risorse economiche e finanziarie pubbliche”.

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

Foto di Consumatori-Coop