Il premier Renzi ha tuonato contro l’Europa dichiarando: ‘Se vogliono che l’Italia spenda meno per l’immigrazione inizino ad aprire loro le porte‘, ma tuonare serve a ben poco per arginare i costi che gravano sulle casse statali e di conseguenza sulle spalle dei cittadini, agire tempestivamente bloccando le frontiere, intervenendo con fermezza ad un blocco di questa tragedia che fluisce incessantemente sulle nostre coste, ignorando le direttive di Bruxelles e guardando al proprio territorio nazionale invaso da una immigrazione selvaggia e preoccupante, in tre giorni nel Canale di Sicilia circa 12 mila persone tratte in salvo ma fra loro 34 morti , di cui 3 bimbi, e se i numeri sono aridi significa che sono relativi ad esseri umani, che aridi non sono, in cerca di un futuro in una Italia che avanza a fatica per recuperare quell’economia in discesa; che i cittadini italiani siano esasperati lo dimostrano i fatti, fatti concreti che si riscontrano nella cronaca di ogni testata giornalistica.
I fatti del Ferrarese sono una testimonianza della tensione a cui è sottoposta la cittadinanza, si sono visti disordini e barricate nei paesi del delta del Po, a Goro e Gorino, dove gli abitanti hanno eretto barriere, bloccando le strade all’accesso dei paesi ai pullman che recavano i migranti all’ostello, requisito dal Prefetto di Ferrara, Michele Tortora, adducendo la giustificazione di ‘carattere eccezionale straordinario’, per 12 donne e 8 bambini,; a Gorino, giunta la notizia, gli abitanti hanno innalzato barriere con bancali gettati in strada per bloccare l’accesso, prima ancora che intervenissero gli agenti dell’ordine, testimonianza di una esasperazione portata all’estremo.
Fonte: Ilsecoloxix