L’Arca dell’Alleanza conservata nella chiesa di Nostra Signora Maria di Sion in Etiopia

L’Arca dell’Alleanza conservata nella chiesa di Nostra Signora Maria di Sion in Etiopia. La cattedrale di Nostra Signora Maria di Sion (amarico: ርዕሰ አድባራት ቅድስተ ቅዱሳን ድንግል ማሪያም ፅዮን Re-ese Adbarat Kidiste Kidusan Dingel Maryam Ts’iyon), situata ad Axum nel Tigré, è considerata il luogo di culto più importante e più antico dell’Etiopia accanto alla chiesa vecchia, risalente al XVII secolo, sorgono la nuova cattedrale completata nel 1964 e la cappella del Tobot, ove, secondo la tradizione, è conservata l’Arca dell’Alleanza e sembra ci siano guerrieri addestrati a uccidere a mani nude per proteggere il sito.

Il luogo di culto originario dedicato a Santa Maria di Sion fu edificato nel IV secolo durante il regno di Ezanà di Axum, primo monarca cristiano d’Etiopia convertito da san Frumenzio. Secondo la tradizione, sarebbe stato l’imperatore stesso a trasportare l’Arca dell’Alleanza dall’isola di Tena Kirkos alla cattedrale.

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L’importanza della chiesa si mantenne inalterata per molti secoli, tanto che quasi tutti gli imperatori etiopi furono incoronati al suo interno; i monarchi proclamati altrove ricevettero la legittimazione solo in seguito alla loro visita alla cattedrale.

Intorno alla metà del X secolo, la regina èagana o ebrea Gudit (o Yodit) invase il Regno di Axum e distrusse tutti i luoghi di culto cristiani, tra cui l’antica cattedrale.

In seguito l’edificio fu ricostruito, anche se con dimensioni più modeste, ma nel 1535 fu nuovamente distrutto durante l’invasione dell’Abissinia da parte di Ahmad Gran b. Ibrahim, che guidava le truppe del sultano di Adal.

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Alcuni anni dopo una nuova chiesa ancora più piccola fu edificata per volere dell’imperatore d’Etiopia Claudio’ e ampliata dal suo successore Menas.

La cattedrale fu ricostruita infine dall’imperatore Fasiladas nel 1665.

Nel 1955 l’imperatore Hailé Selassié decise di edificare una grande chiesa in adiacenza a quella vecchia; i lavori di costruzione della nuova cattedrale neobizantina con influenze abissine, aperta anche alle donne, furono conclusi soltanto 9 anni dopo, nel 1964; nei pressi, negli stessi anni fu inoltre eretta, per volere dell’imperatrice Menen, la cappella del Tabot, destinata ad accogliere la presunta Arca dell’Alleanza. Per partecipare alla solenne cerimonia di inaugurazione, l’imperatore interruppe la visita di stato della regina d’Inghilterra Elisabetta.

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Durante gli anni della guerra civile in Etiopia, gli edifici caddero in uno stato di profondo degrado; a partire dal 1974 il titolo di Nebre-Id della cattedrale, che fino ad allora garantiva al religioso che ne veniva investito anche poteri temporali  sulla città di Axum, assunse un valore puramente ecclesiastico, mentre la città iniziò a essere governata da un sindaco. Dal 1999 la chiesa divenne sede di un’importante arcidiocesi, presieduta direttamente dal patriarca della  Chiesa ortodossa etiope, con delega per l’ordinaria amministrazione a un vescovo ausiliare. La chiesa rimase inoltre un importante centro di pellegrinaggio, soprattutto durante il Festival di Sion Maryam, che vi si svolge ogni anno il 30 novembre (21 Hidar sul calendario etiopico).

Fonte it.wikipedia.org

Foto di africa-express.info/