Pensioni Cgil Cisl Uil dicono la loro opinione

Pensioni Cgil Cisl Uil dicono la loro opinione

Pensioni Cgil Cisl Uil dicono la loro opinione. Ogni tanto i sindacati, che dovrebbero in qualche modo lottare e proteggere i lavoratori e i pensionati, si fanno sentire, per la manovra che Giorgia Meloni e combriccola, hanno firmato e sottoposto a sua grazia UE, sulle pensioni, a loro non aggrada, lasciando il tempo che trova il non gradire, come non aggrada giocoforza chi è stato toccato credendo di avere un aumento sulle pensioni invece è stato tremendamente deluso.

Ecco cosa dichiara Maurizio Landini, segretario della Cgil: ”“I salari non aumentano, la Fornero rimane e hanno tagliato la rivalutazione (delle pensioni, ndr) senza discuterne con i sindacati, hanno rimesso i voucher, aumentando la precarietà e reintroducendo una forma di sfruttamento”, ebbene quando si parlava delle pensioni e del loro aumento i signori della Cgil dov’erano per opporsi a questa disgraziata manovra che impoveriva ancor di più gli anziani e i lavoratori?

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Il commento del leader della Cisl, Luigi Sbarra invece afferma: ”Il governo dice che questo taglio delle rivalutazioni delle pensioni è necessario per finanziarie proroghe e una serie di situazioni legate alle pensioni. Noi abbiamo fatto delle ricerche: anche se si dovesse finanziare per intero quota 103 questo non va oltre 300 milioni di euro nel 2023”, quindi da ciò che si evince che gli anziani e i lavoratori sono il solito bancomat su cui lo Stato mette le mani però pur sapendolo nessuno muove il fondoschiena per opporsi a questo obbrobrio che mette in povertà già chi è povero in canna.

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Infine il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo dice anche la sua: ”Sulla rivalutazione delle pensioni siamo profondamente insoddisfatti. Noi vorremmo che il governo ci chiamasse e si confrontasse sul fatto che non si tratta di un aumento, ma di un adeguamento all’inflazione”, argomento poco capito dagli italiani che hanno creduto in totale alla Meloni quando nella sua campagna elettorale ha fatto da papera a Silvio Berlusconi promettendo i 1000 euro per le pensioni minime, e come può credere Barbagallo che il governo chiamasse i sindacati? Dovevano essere i sindacati a protestare per non essere stati chiamati e lottare per avere il primo posto in Parlamento al momento di discutere sulla manovra, per difendere i diritti dei più deboli, noi pensiamo che il vero sindacalista che non avrebbe mai permesso una cosa del genere si stia rivoltando nella tomba e parliamo di Luciano Lama, un guerriero che al giorno d’oggi ci manca.

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Facile parlare e dare le proprie opinioni dopo che i giochi sporchi si sono fatti, facile opinare sulle decisioni del Governo senza affrontarlo e combattere per i diritti che hanno anche i più umili, i sindacati dei oggi non hanno la colonna vertebrale dritta a quanto pare e danno tutta l’impressione che siano ammanicati con il Governo stesso, e i lavoratori e gli anziani lasciati a se stessi in balia degli eventi e strategie di chi è figlio di sistemi bancari, di multinazionali e via discorrendo, mentre il nostro amato Paese va alla deriva, nella povertà più assoluta che si evince nelle file davanti alla Caritas, negli anziani che rovistano nei cassonetti per trovare un qualcosa da mettere sotto i denti, dove sono i sindacati di una volta?

Foto di Paese Sera