Sergej Konstantinovič Krikalëv “l’ultimo cittadino dell’Unione Sovietica”

Sergej Konstantinovič Krikalëv “l’ultimo cittadino dell’Unione Sovietica”

Sergej Konstantinovič Krikalëv “l’ultimo cittadino dell’Unione Sovietica”. La vicenda del cosmonauta sovietico Sergej Konstantinovič Krikalëv ha qualcosa di straordinario e non solo per le sue missioni spaziali.

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Sergej Konstantinovič Krikalëv nasce a Leningrado (attuale San Pietroburgo) il 27 agosto del 1958. Si laurea nel 1981 in Ingegneria presso l’Istituto di Meccanica di Leningrado (l’odierna Università di Tecnologia di San Pietroburgo).

Nel 1985 fu selezionato come cosmonauta e un anno dopo, terminò la sua preparazione base. E in seguito, Sergej Konstantinovič Krikalëv fu assegnato al programma spaziale sovietico denominato Buran.

Il 26 ottobre del 1988, la sua prima missione spaziale nella stazione spaziale MIR.

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La missione che lo porterà a diventare “L’ultimo cittadino dell’Unione Sovietica” porta la data del 19 maggio del 1991, quando partirà per la stazione spaziale sovietica MIR.

Durante la sua prima permanenza nella stazione MIR, Sergej Konstantinovič Krikalëv decide di allungare la sua permanenza con il successivo equipaggio che non arrivò mai.

Sulla Terra, infatti, stava avvenando un fatto storico che avrebbe cambiato non solo la geografia ma anche l’assetto politico mondiale.

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Tra il 19 e il 21 agosto del 1991, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche fu scossa dal Colpo di Stato attuato per destituire l’allora Presidente Sovietico Michael Gorbaciov. Il fallimento del tentativo del Colpo di Stato, diede il via alla disintegrazione dell’Unione delle Repubbliche Sovietiche.

L’8 dicembre 1991 i Presidenti di Russia, Bielorussia e Ucraina firmarono a Belaveža, l’atto di disgregazione dell’URSS che fu disciolta ufficialmente dal Soviet delle Repubbliche del Soviet Supremo il 26 dicembre del 1991. L’anno dopo, la Russia certificò la sua indipendenza dall’Unione Sovietica.

L’indipendenza delle varie ex Repubbliche Sovietiche causò un altro ritardo per il rientro dallo spazio di Sergej Konstantinovič Krikalëv. Infatti, il cosmodromo di Baikonur (da dove partivano le missioni spaziali sovietiche) non si trovava più sul territorio sovietico ma nella nuova Repubblica del Kazakistan che pretese un conto salatissimo per dare l’autorizzazione all’utilizzo da parte della Federazione Russa. Soldi che Mosca non aveva.

Alla fine, Mosca riuscirà a riportare a casa Sergej Konstantinovič Krikalëv il 25 marzo 1992 dopo una permanenza di 311 giorni, 20 ore e 1 minuto.

Il cosmonauta Sergej Konstantinovič Krikalëv era partito come cittadino sovietico e rientrava sulla Terra come cittadino russo.