Per quanto raro, il fenomeno delle palle di neve gigantifa parte di un processo naturale che coinvolge acqua e vento.
‘Si tratta di un fenomeno naturale raro”, spiega Sergey Lisenkov, un portavoce dell’Istituto di ricerca dell’Artico e dell’Antartico (AARI), “Di regola, si formano prima corpulente sfere di poltiglia ghiacciata. E poi un’azione combinata del vento, del profilo costiero, e della temperatura può portare alla formazione di tali sfere”.
Un fenomeno invernale, quindi, risultato di un processo ambientale raro in cui piccoli pezzi di ghiaccio, “rotolano” spinti dalla forza del vento su una superficie di acqua.
A causa delle basse temperature, strati e strati di acqua si congelano intorno a questi pezzi di ghiaccio galleggiante, diventando palle di neve giganti.
Infine, i venti e le onde spingono queste sfere ghiacciate lungo la riva, levigando la loro forma.
Un fenomeno simile si è verificato nel Golfo di Finlandia nel mese di dicembre 2014, e sul lago Michigan, nel dicembre 2013.
In Siberia,a quanto riferiscono, si hanno temperature record in questo periodo dell’anno e la copertura nevosa è aumentata in rapporto al livello più alto avuto dal 1998, la cui conseguenza sembra indicare che l’inverno ci darà del filo da torcere con la neve a quanto sembra; metereologi americani infatti utilizzano i livelli siberiani della copertura di neve in ottobre per monitorare come modelli meteorologici chiave per prevedere l’evoluzione a valle.
Fonte: Mashable