Togo un eroe leggendario in corsa del siero in Alaska

Togo un eroe leggendario in corsa del siero in Alaska. Togo è stato il principale sane da slitta e capo squadra del musher norvegese Leonhard Seppala, nonché uno dei protagonisti della corsa del siero del 1925, dove percorse una tratta dell’Alaska centro-occidentale in direzione di Nome.

Nonostante con la sua squadra di cani percorse la distanza più lunga e più pericolosa rispetto alle altre squadre di cani incaricate nel trasporto del siero, in particolar modo attraversando il fragile strato ghiacciato della baia Norton Sound, il suo ruolo fu inspiegabilmente escluso dalle notizie contemporanee dell’evento dell’epoca in favore di un altro cane da slitta capo squadra che per ultimo percorse la staffetta, Baldo (guidato dal musher Gunnar Kaasen), anch’esso di proprietà di Seppala.

Nel 1913, Seppala e sua moglie Costance accolgono un cucciolo Husky siberiano appena nato. Mentre Seppala insiste nel darlo via immediatamente perché piccolo e debole, Constance lo convince a farlo crescere assieme agli altri. Il cucciolo Husky si è rivelato essere una peste mentre scappa costantemente dal canile per usurpare la squadra di cani di Seppala mentre li sta addestrando. Dopo aver provato a sbarazzarsi dell’Husky due volte, Seppala decide di farlo correre con gli altri e, con suo stupore, scopre che è abbastanza energico da superare gli altri cani. Decide di chiamarlo Togo, in onore dell’ammiraglio Togo Heihachiro, e lo allena fino al punto di vincere con successo l’All Alaska Sweepstakes, facendo guadagnare a lui e a Togo una certa fama locale.

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Nel 1925, si verifica un’epidemia di difterite che colpisce soprattutto i bambini. Il sindaco George Maynard progetta di far arrivare il siero da Nenana, ma questo si rivela impossibile a causa delle pessime condizioni meteorologiche. Alla fine, Seppala si convince di prendere Togo e gli altri cani per raccogliere il siero e tornare indietro. Costance si preoccupa perché Togo è troppo vecchio e quindi debole per affrontare un viaggio di per sé impegnativo, in più minacciato da condizioni climatiche sfavorevoli, tra venti gelidi, visibilità limitata e temperature che hanno raggiunto i -50 gradi, ha 12 anni. Ma Seppala insiste per andare. Seppala e la sua squadra di cani attraversano una tempesta e fanno una pausa in un avamposto dove un medico locale di nome Atiqtalik gli dice che Togo è molto stanco. Seppala continua per miglia, e prende una pericolosa scorciatoia attraverso il Norton Sound che era congelato.

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Alla fine, Seppala incontra un collega musher, Henry Ivanov, che stava riportando il siero ed è in grado di partire il giorno successivo. Seppala e la sua squadra attraversano di nuovo il Norton Sound dove è costretto a far tirare a Togo un pezzo di ghiaccio sul quale erano rimasti bloccati mentre il Norton Sound iniziava a rompersi. Riuntosi con Atiqtalik, gli dice che Togo sta morendo. Tuttavia, Seppala riporta la sua squadra all’avamposto di Joe Dexter mentre lui, Togo e la squadra si riposano e si riprendono. Il siero viene affidato al compagno musher Gunnar Kaasen che torna a Nome. Un giornalista, confondendolo per essere l’unico musher, annuncia il suo cane Balto come l’eroe che ha salvato Nome, deludendo Costance.

Seppala ritorna a Nome più tardi, dove l’intera città viene a casa sua per celebrare il successo di Togo. Seppala in seguito si arrabbia quando una ragazza guarita di nome Sally deduce che Togo sta morendo. Seppala intende continuare ad addestrare i suoi cani senza Togo (che ha subìto un piccolo infortunio durante la corsa), ma si rifiuta di fermarsi e insegue Seppala che lo accoglie a braccia aperte. Nel corso dei successivi due anni, Togo genererà dei cuccioli che si dimostreranno famosi a pieno titolo. Togo muore nel 1929 con Seppala che continua ad addestrare i cani.

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Dopo la sua morte, Togo venne imbalsamato ed esposto all’Iditarod Trail Headquarters Museum di Wasilla, in Alaska. Una statua eretta nello Seward Park di Manhattan ed un’altra eretta presso il Poland Spring Preservation Society di Poland Maine, ricordano Togo nella sua eroica impresa.

«20 squadre parteciparono alla staffetta del siero del 1925. 19 squadre percorsero in media 50 chilometri ciascuna. Una squadra ne percorse 425. A Central Park, a New York, fu eretta una statua in onore della corsa del siero del 1925. È la statua di Balto. Nel 2011 il settimanale Time dichiarò Togo l’animale più eroico di tutti i tempi.»

Fonte: it.wikipedia.org

Foto di binews.it

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