Dannazione o redenzione? Svolta a destra nella politica italiana

Dannazione o redenzione? Svolta a destra nella politica italiana Il voto degli italiani anche se ha votato solo circa il 60% ha sottolineato che la destra deve andare al Governo, e destino non voglia che si debba rivedere alcuni fantasmi del passato, possiamo dare il beneficio del dubbio a chi si metterà al governo di questa straziata Italia dai mille problemi, si può dare il beneficio del dubbio aspettando i fatti dopo le promesse, le parole gridate alla folla nella campagna elettorale, però leggendo i programmi, in particolare quello di Giorgia Meloni, tra le righe trasuda un sistema autoritario di governo e allora ci si domanda: dannazione o redenzione? Svolta a destra nella politica italiana.

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Ma chi sostiene il partito della destra? A parte gli scontenti e i nostalgici, gli aspetti economici del moderno centrodestra sono stati influenzati dal liberismo economico, che generalmente sostiene i mercati liberi, la spesa pubblica limitata, riduzione dei servizi pubblici, riduzione del welfare e altre politiche fortemente associate al neoliberismo. Questo spiega tutto!

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Ma come ha reagito l’’establishment europeo? Si riporta una dichiarazione di Jason Horowitz, rilasciata al New York Times: ”La vittoria della Meloni ha dimostrato che il fascino del nazionalismo – di cui è un’accanita sostenitrice – è rimasto intatto, nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni dalle nazioni dell’Unione Europea nell’unire sovranità e risorse, prima per combattere la pandemia da COVID-19 e poi per fronteggiare l’avvio da parte di Putin del più grande conflitto in Europa dai tempi della seconda guerra mondiale.  Come, e quanto profondamente, una coalizione di destra in Italia guidata dalla Meloni possa minacciare questa coesione è ora la principale preoccupazione dell’establishment europeo.”

Per Le Monde, Jérôme Gautheret  scrive: ‘‘Dopo aver denunciato la campagna “violenta” e “aggressiva” di cui è stato vittima il suo partito, Giorgia Meloni ha invitato al “rispetto reciproco”, prima di dire ai suoi sostenitori che domani si tratterà di “dimostrare il nostro valore” e che la sfida futura sarà quella di “unire gli italiani”.” Bisogna considerare quella frase ”dimostrare il nostro valore” quale significato potrebbe avere per intenderci.

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Anche El Pais ha detto la sua con le parole di Daniele Verdu: ”Un conglomerato politico che non governava dall’ultimo esecutivo di Silvio Berlusconi, caduto nel 2011 con un’Italia sull’orlo del fallimento, e una precoce Meloni come Ministro della Gioventù. Il risultato non sorprende nessuno in una campagna all’insegna del disinteresse e dell’apatia dei cittadini.”

La notizia, però, è stata un crollo storico della partecipazione, di quasi il 64% (circa nove punti in meno rispetto al 2018), che dal 1979 segna un percorso discendente nell’interesse dei cittadini per la politica.”

Un chiaro messaggio al popolo italiano che ha preferito voltare le spalle alla politica piuttosto che far sentire la sua voce in merito, grazie al disinteresse del Governo verso i suoi cittadini, i quali hanno risposto con lo stesso disinteresse.

Parole molto dure da parte di Thomas Schmidt, giornalista di Die Welt che dichiara che la Meloni ha avuto un successo antipolitico: ‘‘la vittoria della alleanza elettorale non è stata brillante come speravano i loro leader. Perché il successo dei Fratelli va di pari passo con il fallimento della Lega di Matteo Salvini e di Forza Italia di Berlusconi. Entrambe le parti volevano ottenere molto più del dieci percento per poter avere voce in capitolo nell’auspicata alleanza di governo. Entrambi hanno mancato il loro obiettivo, la Lega è scesa dal 17,3 a quasi il 9 per cento, Forza Italia dal 13,9 a circa il 7,5 per cento. Ciò significa: il partito di Berlusconi – che da un giorno all’altro è diventato una star politica un quarto di secolo fa – si sta estinguendo.”

Per il Politico, Hannah Roberts e Giorgio Leali scrivono e sottolineano la natura post fascistadi Fratelli d’Italia: ”la sua ascesa ha portato a un esame di coscienza tra alcuni esponenti della sinistra italiana che vedono nella tribù politica della Meloni i discendenti dei fascisti di Mussolini. Fratelli d’Italia trae le sue origini dal Movimento Sociale Italiano (MSI), fondato da ex-fascisti nel secondo dopoguerra. Le posizioni dure sull’immigrazione e sulle droghe, unite alla disapprovazione dell’aborto e a un convinto euro-scetticismo, rafforzano il quadro.”, mentre il corrispondente del Il Telegraph, Nick Squires, scrive: ”Un governo di destra a 100 anni dalla marcia su Roma” – ‘

‘Meloni ha cercato di dissociarsi dal torbido passato del suo partito. Ma il partito ha ancora nel suo emblema una fiamma tricolore, che in Italia ha una connotazione fascista perché rappresenta la fiamma che arde sulla tomba di Mussolini.”

“Molti degli italiani che intendono votare per Fratelli d’Italia dicono di non avere particolare ammirazione per Mussolini e il suo regime fascista.

Angela Giuffrida per Il Guardian ha anche messo in dubbio che Giorgia Meloni possa essere accettata come primo Ministro con queste parole: ”“La prevista vittoria della coalizione, tuttavia, solleva interrogativi sulle alleanze del Paese in Europa, mentre il continente entra in un inverno probabilmente dominato dagli alti prezzi dell’energia e dalla risposta all’aggressione russa in Ucraina. Meloni ha cercato di inviare messaggi rassicuranti, ma è improbabile che la prospettiva di vederla come primo ministro sia accolta con favore a Parigi o a Berlino”.

Fonte: Affariinternazionali

Foto di Biografieonline