Eccidio di Chigiano-Valdiola 24-25 marzo 1944 per non dimenticare

Eccidio di Chigiano-Valdiola 24-25 marzo 1944 per non dimenticare. Era il 24 marzo del 1944 quando i reparti del 1° Battaglione “Mario”, e ingenti forze italo-tedesche, si fronteggiarono nella storica battaglia di Valdiola, nel corso della quale caddero sul campo il capitano Salvatore Valerio e altri partigiani. Nello stesso giorno altri partigiani persero la vita nell’eccidio del Ponte di Chigiano. Il 26 aprile 1944 il Battaglione “Mario” fu di nuovo impegnato in uno scontro a fuoco con reparti italo-tedeschi che furono respinti con gravi perdite. Di lì a poco i militari sfogarono la loro rabbia nell’eccidio di Valdiola. Proprio di una battaglia si parlò nei comunicati d’encomio del Comando alleato e nei notiziari di Radio Londra, Radio Mosca e Radio Roma. Secondo notizie storiche il 23 e 24 marzo del 1944 oltre duemila unità presero parte agli scontri.

I paesi di Braccano, Valdiola e Chigiano figurano nella storia della Resistenza per gli eccidi e i cruenti scontri con le truppe nazi-fasciste. L’area del San Vicino, che contava sulla presenza di numerosi partigiani riuniti nel “Gruppo Roti” e nel “Battaglione Mario”, fu teatro della memorabile battaglia Roti-Valdiola-Chigiano del 24-25 marzo 1944, anticipata dall’eccidio di Braccano in cui fu tolta la vita all’eroico parroco don Enrico Pocognoni ed altri 5 sventurati.

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Le truppe tedesche dirette all’Abbazia di Roti si allargavano fino ai “Pantani di Matelica” per prendere aslle spalle le case di Vadliola. Il sacrificio del Capitano Salvatore Valerio, ricordato con un cippo alla memoria, rallentò la loro avanzata, permettendo ai suoi compagni di ripiegare verso le alture sicure di Canfaito. Intanto, la provvidenziale distruzione del ponte di Chigiano, arresta le truppe tedesche. Questo favorì l’arrivo nella notte di altri gruppi di partigiani dall’area di Frontale e la loro organizzazione per la vittoriosa battaglia dell’indomani, unico scontro dell’Italia centrale a “truppe schierate”.

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I nazi-fascisti, che si macchieranno di un altro eccidio, al Ponte di Chigiano dove furono trucidati 7 partigiani, ripiegheranno dopo pesanti perdite lasciando l’area saldamente in mano alla Resistenza.

Nella frazione di Braccano è presente il Museo Storico della Resistenza. L’edificio che una volta era la scuola elementare di questo borgo, oggi ristrutturato, ospita il Museo della Resistenza e del Territorio intitolato a Don Enrico Pocognoni, il parroco fucilato dai nazisti il 24 marzo 1944.

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Il museo è dedicato, oltre che al racconto del lavoro dei carbonai che caratterizzarono la vita di queste zone nella prima metà del ‘900, allo stretto rapporto tra ambiente e lotta partigiana di resistenza all’oppressione nazi-fascista, col racconto di ciò che avvenne nel territorio del San Vicino, e con la resentazione di coloro che ne furono i protagonisti.

Fonti: geronimoweb.wordpress.com – riservamontesanvicino.it

Foto di riservamontesanvicino.it