Giacomo Stuart Potere del Re si spegne il 27 marzo 1625

Giacomo Stuart Potere del Re si spegne il 27 marzo 1625. Giacomo Stuart è stato un monarca inglese. È ricordato anche come Giacomo I d’Inghilterra o Giacomo VI di Scozia. Il suo regno durò dal 1603 al 1625. In questa biografia, esploreremo la vita di Giacomo Stuart e il suo impatto sulla storia del Regno Unito.

Nato il 19 giugno 1566 a Edimburgo, in Scozia, da Maria Stuarda, regina di Scozia, Giacomo Stuart sale al trono all’età di 37 anni, dopo la morte della regina Elisabetta I.

La sua ascesa al trono segna l’unione delle corone inglese e scozzese e pone fine alla lunga era degli Stuart in Scozia. Fin dall’inizio del suo regno, Giacomo si sforza di consolidare il potere e di stabilire una forma di governo centralizzata. Proprio come aveva fatto in Scozia, cerca di esercitare un controllo più forte sulla Chiesa d’Inghilterra, sostenendo il concetto di “Potere del Re“, secondo cui il sovrano detiene l’autorità assoluta sia religiosa che politica. Tuttavia, le sue politiche religiose incontrano l’opposizione di molti protestanti inglesi, che temono una maggiore influenza cattolica nella Chiesa.

LEGGI Anche >>>>>>> Grana Padano la storia di un’eccellenza italiana

Durante il suo regno, Giacomo I d’Inghilterra affronta anche sfide politiche ed economiche. Cerca di mantenere un equilibrio tra le fazioni politiche contrastanti, come i puritani e i cattolici, ma non riesce a soddisfare completamente nessuna delle due parti. Inoltre, affronta difficoltà finanziarie e dipende spesso dal Parlamento per ottenere finanziamenti. Tuttavia, i suoi conflitti con il Parlamento si acuiscono nel corso degli anni.

Un evento significativo durante il regno di Giacomo è la congiura delle polveri del 1605, meglio conosciuta come la “Cospirazione della polvere da sparo”. Un gruppo di cattolici, guidati da Guy Fawkes, tenta di far esplodere il Parlamento durante la cerimonia di apertura. Tuttavia, il complotto viene scoperto e gli attentatori arrestati. Questo evento rafforza il sentimento anti-cattolico nella nazione e consolida il potere di Giacomo.

leggi anche >>>>>> Dolce rustico casalingo delle Canarie

È sotto il suo regno che viene fondata la Compagnia Britannica delle Indie Orientali nel 1600, con l’obiettivo di stabilire il commercio con le regioni dell’Asia e dell’Africa. La compagnia ottiene un monopolio sul commercio delle spezie e delle merci provenienti da queste regioni. Inoltre, nel 1606, Giacomo I concede una carta reale alla Compagnia di Londra per la Virginia, che dà inizio alla colonizzazione inglese delle terre nel Nord America. Nel 1607 viene fondata la colonia di Jamestown, in Virginia, che diventa la prima colonia inglese permanente nell’America del Nord.

leggi anche >>>>>>> Tik Tok finestra aperta sulla gioventù moderna

Nel corso degli anni, le tensioni tra Giacomo I d’Inghilterra e il Parlamento si intensificano, principalmente a causa dei contrasti sulle questioni fiscali e religiose. Nel 1621, Giacomo scioglie il Parlamento dopo che i membri protestano contro le sue politiche fiscali. Da quel momento, governa senza il sostegno del Parlamento per diversi anni.

Così scrisse di lui David Hume: “Vedeva che nessun ramo del governo civile esige cura e squisito criterio quanto il regolare le fazioni religiose, ma non s’era accorto che così è necessaria in un monarca una pratica cognizione di teologia, come è ridicola e dannosa una speculativa ascetica raffinatezza. Coll’entrare caldamente nelle più frivole dispute, Giacomo dava loro un’importanza e dignità che altrimenti non avrebbero acquistata, e, coll’impegnarsi nella contestazione egli medesimo, si privava del mezzo di ricorrere al ridicolo e dileggio, solo espediente per acchetarla.

Giacomo I muore il 27 marzo 1625 a Londra all’età di 58 anni. Gli succede suo figlio, Carlo I. È sepolto a Westminster.

Sebbene il suo regno abbia avuto alti e bassi e abbia alimentato controversie politiche e religiose, Giacomo I d’Inghilterra è ricordato per aver gettato le basi per l’unione delle corone e per aver influenzato il futuro della monarchia inglese.

Fonte: biografieonline.it

Foto di londonita.com