Giappone scoperta inaspettata a Kanto di centomila monete di 2000 anni fa

Giappone scoperta inaspettata a Kanto di centomila monete di 2000 anni fa. Ka notizia riportata dal quotidiano Corriere della Sera rivela tutti i dettagli di questa incredibile scoperta fatta durante degli scavi per costruire un fabbricato a Kanto, una delle otto regioni della zona centro.orientale del Giappone, Honshū. Questa regione comprende Tokyo e le sei prefetture intorno: Gunma, Tochigi, Ibaraki, Saitama, Chiba e Kanagawa. I suoi confini sono approssimativamente gli stessi di quelli della pianura del Kantō.

Kantō, cuore del potere feudale durante il periodo Kamakura e ancora durante il periodo Edo divenne il centro dello sviluppo moderno, i ricercatori sono all’opera per esaminare questo valore stratosferico culturale di queste preziose monete e solo 300 ne sono state valutate.

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I ricercatori le hanno suddivise in 44 tipi, di cui le più antiche appartengono al tempo dell’Imperatore Wendi (175 a.C.); seguendo un’abitudine cinese del passato, le monete venivano coniate con un foro al centro: questo serviva non solo per risparmiare il materiale, ma anche per facilitarne il trasporto, lo stoccaggio e il conteggio.

A riprova di ciò, le monete sono state trovate legate assieme in fasci con una corda di paglia, fatta passare nei rispettivi fori. Insomma, una scoperta veramente sbalorditiva e davvero inaspettata, che in pochi giorni ha fatto il giro del Mondo. Non resta che aspettare la catalogazione completa dell’immenso tesoro.

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Prima dell’uso della moneta vera e propria il popolo cinese usava le conchiglie per comprare la merce nei mercati e quando, nella seconda metà del XII secolo a.C., fu introdotto l’uso di un mezzo di scambio in bronzo, esso fu realizzato a forma di conchiglia e senza alcuna iscrizione.

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Sotto il primo imperatore della dinastia Qin apparve la moneta chiamata “banliang”, di metallo povero (generalmente bronzo), a forma rotonda nella parte “esterna”, con il foro quadrato al centro, di varie grandezze; la caratteristica generale delle monete cinesi, la cui forma è rotonda come le monete occidentali, è proprio la presenza del foro quadrato nell’interno; le due forme geometriche del cerchio e del quadrato rappresentano rispettivamente il cielo e la terra e corrispondono a un’antica credenza cinese che rappresentava il cielo con un cerchio e la terra con un quadrato. Il foro interno, oltre a facilitare la loro esecuzione per fusione, era funzionale al trasporto: più monete potevano essere tenute insieme con una stringa di lino o cotone.

Fonte: ilmeteo.it

Foto di moneterare.net