Gli Stati Generali 5Stelle e il rebus Governo

Gli Stati Generali 5Stelle e il rebus Governo

Fidatemi di me’. Una frase che lo incorona Leader del Movimento Cinque Stelle e dell’Italia (Nel caso di un Governo a 5Stelle). Luigi Di Maio, dopo i festeggiamenti per la vittoria alle scorse elezioni politiche si gode il bagno di folla del suo nuovo esercito parlamentare, in compagnia di Casaleggio Jr.

Gli Stati Generali 5Stelle si sono svolti presso un noto hotel di Roma, dove poco alla volta sono giunti i nuovi parlamentari e quelli di lungo corso tra fotografi, guardi di sicurezza e curiosi. Un convegno super blindato organizzato con lo scopo di far conoscere tra loro i vari eletti e mettere i primi paletti alle new entry come quello di evitare di parlare con la stampa. Non c’è dato sapere la fine degli espulsi ma eletti tra le file del Movimento Cinque Stelle.

Intanto il candidato Premier Luigi Di Maio ha annunciato i nuovi capigruppo di Camera e Senato, Giulia Grillo e Danilo Toninelli che dovrebbero restare in carica per 18 mesi. Persone scelte direttamente da Di Maio, senza passare da una consultazione online della base.

Il candidato Premier a 5Stelle Luigi Di Maio ha rassicurato la platea annunciando che saranno loro a governare il Paese per 5 anni come hanno deciso gli italiani e nel caso di un accordo tra Forza Italia, Lega e Partito Democratico per spartirsi il potere e far fuori il Movimento, si siederà a guardare la loro fine politica.

Però nel frattempo il Movimento Cinque Stelle si destreggia tra la Lega e il Partito Democratico nella speranza di poter ottenere un appoggio esterno per la creazione del loro Governo monocolore. Mentre aspettano che il Partito Democratico si liberi di Matteo Renzi (Ormai ex Segretario Nazionale) nella speranza di aprire un dialogo non facile, poiché la maggioranza dei dirigenti e della base è nettamente contraria a far nascere un Governo Di Maio, il canale con la Lega di Matteo Salvini per l’elezione dei Presidenti della Camera e Senato prosegue. Una presidenza dovrebbe andare alla Lega e l’altra ai 5Stelle.

Il Presidente della Repubblica Sergio Matterella non ha ancora deciso ma ha lanciato il suo monito alla responsabilità politica nei confronti del Paese. Un messaggio diretto al Partito Democratico per la costituzione di un nuovo Governo e così tutti a tirare per la giacchetta i Dem. Come detto però il Partito Democratico non è intenzionato a firmare il suo certificato di morte politica appoggiando un qualsiasi governo. Rosato (PD): “Il Pd non ha paura del voto: Lega e M5S hanno programmi simili che governino”.

Nelle ultime ore il Segretario dimissionario di Sinistra Italia (Liberi e Uguali) Nicola Fratoianni ha dichiarato che è giusto “ascoltare in Parlamento le proposte M5S, senza chiedere nulla” ma i voti non basterebbero per realizzare a un Governo Di Maio.

Luigi Di Maio non può assolutamente perdere l’unica possibilità di diventare Presidente del Consiglio, poiché è al suo secondo mandato e secondo, la regola aurea del Movimento Cinque Stelle, nessuno può essere ricandidato dopo 2 mandati. Una sconfitta che potrebbe aprire la strada a Di Battista per Palazzo Chigi.

Quindi che fare?

L’unica via potrebbe essere un accordo con la Lega ma anche Matteo Salvini vuole il ruolo di Capitano e Di Maio non farà nessun passo indietro. E non sarebbe l’unico ostacolo a un’alleanza Lega-Movimento Cinque Stelle. La Lega fa parte della coalizione di Centro Destra (37,2%) composta da Forza Italia e Fratelli d’Italia che a quel punto potrebbero porsi all’opposizione ma la base leghista? La base leghista non è molto propensa a firmare il patto con i 5Stelle.

La formazione del nuovo Governo sembra diventare sempre di più una partita a scacchi e il primo che fa la mossa sbagliata, rischia di perdere tutto. Anche se poi saranno gli italiani a perdere.