Mustiolo animaletto più piccolo al mondo specie protetta in via di estinzione

Mustiolo animaletto più piccolo al mondo specie protetta in via di estinzione. I fattori di minaccia della specie sono: La perdita di habitat, la loro frammentazione e gli incendi, possono rappresentare una seria minaccia per la specie, il suo gradi protezione è Convenzione di Berna (legge 503/1981.

Noto anche come Pachiuro etrusco, è un mammifero della famiglia dei Soricidi, più comunemente noti come toporagni. Il suo corpo, lungo da 3,5 a 5 cm, è ricoperto di una peluria sottilissima, di colore tra il grigiastro e rossicio bruno, più chiaro sotto al ventre che sul dorso. Peli tattili e assai lunghi, su tutto il corpo.    La coda, lunga da 2 a 3 cm, è ugualmente fornita di numerosi peli lunghi. La testa è appuntita; gli occhi, molto piccoli, affondano nel pelame.   Le orecchie, invece, sono grandi e ben visibili.  Nel muso è dotato di lunghissimi baffi, o vibrisse. I denti del Mustiolo sono bianchi.

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Da adulto pesa circa 1,2 – 2,5 grammi e ha una lunghezza totale di 5 -6 cm.; la coda è lunga circa la metà del corpo, è nuda salvo alcuni lunghe setole. Ha la morfologia tipica del toporagno con la testa di dimensioni relativamente grandi, il muso lungo e appuntito, gli occhi poco visibili e le orecchie piccole e tondeggianti. Si distingue dall’altro soricide presente in Sardegna (Crocidura russula) oltre che per le dimensioni inferiori, anche per la diversa colorazione. Il suo colore è di un grigio marroncino uniforme, più o meno scuro con il ventre più chiaro, biancastro.

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Il Mustiolo risulta presente nelle penisole Italiana, Balcanica, Iberica e nel Nord Africa. E’ presente inoltre nelle isole mediterranee, comprese la maggior parte delle piccole isole; in Sardegna è segnalato anche sull’Asinara. il mustiolo è un animale tipico dei climi caldo-aridi e non supera gli 800-1000 m di altitudine. Vive in habitat steppici, nelle garighe con pietraie e bassi cespugli, nei terreni aperti e nei coltivi; predilige però gli ambienti rurali, dove lo si riscontra nelle rovine di case e vecchi muretti a secco. E’ attivo sia di giorno che di notte e alterna fasi di attività con quelle di riposo, cacciando lombrichi, insetti, artropodi ed altri invertebrati di dimensioni uguali o maggiori delle sue. Sono animali innocui e utili all’uomo soprattutto nel campo dell’agricoltura. In natura vive dai 12 ai 18 mesi.

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La riproduzione può avvenire più volte all’anno, generalmente tra la primavera e l’inizio della stagione autunnale (marzo – ottobre). Le femmine, che costruiscono un nido rudimentale di foglie e di altri materiali vegetali utilizzato solo per la riproduzione, possono entrare in estro subito dopo il parto e rimanere incinte mentre allattano i piccoli del parto precedente. La gestazione dura un mese o poco meno, al termine della quale nascono dai 2 a 5 piccoli, che pesano solo 2 gr. e diventano indipendenti dopo circa 20 giorni.

Fonte: sardegnaforeste.it

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