Pablo Neruda e la commovente poesia “Il figlio”

Pablo Neruda e la commovente poesia “Il figlio”. Nella vita vera, Neruda non ebbe figli; in realtà ebbe una figlia, Malva Marina, nata a Madrid nell’agosto del 1934 e morta appena otto anni dopo, perché affetta di idrocefalia. Nelle oltre quattrocento pagine del suo corposo memoir, Confesso che ho vissuto (pubblicato postumo nel 1974), Pablo Neruda non menzionò neppure una volta la figlia, nata dalla sua prima moglie Marietje Hagenaar detta “Maruca”.

Non fu un destino felice quello di Malva; Neruda, all’epoca ventiseienne approfittò della difficile situazione politica in Spagna, in seguito al colpo di Stato di Franco, per abbandonare moglie e figlia e sfuggire così alle proprie responsabilità. Pochi mesi dopo la stessa Maruca abbandonò la figlia, lasciandola a una famiglia protestante, seguace della Scienza Cristiana, disposta a occuparsi della piccola nonostante la grave deformità.

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“Il figlio”

Sai da dove vieni?
… vicino all’acqua d’inverno
io e lei sollevammo un rosso fuoco
consumandoci le labbra
baciandoci l’anima,
gettando al fuoco tutto,
bruciandoci la vita.

Così venisti al mondo.
Ma lei per vedermi
e per vederti un giorno
attraversò i mari
ed io per abbracciare
il suo fianco sottile
tutta la terra percorsi,
con guerre e montagne,
con arene e spine.
Così venisti al mondo.

Da tanti luoghi vieni,
dall’acqua e dalla terra,
dal fuoco e dalla neve,
da così lungi cammini
verso noi due,
dall’amore che ci ha incatenati,
che vogliamo sapere
come sei, che ci dici,
perché tu sai di più
del mondo che ti demmo.
Come una gran tempesta
noi scuotemmo
l’albero della vita
fino alle più occulte
fibre delle radici
ed ora appari
cantando nel fogliame,
sul più alto ramo
che con te raggiungemmo.

PABLO NERUDA

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Pablo Neruda, come frequentemente accade nelle sue liriche, parte da un quesito dal peso esistenziale (sai da dove vieni?) e lo declina in un atto d’amore.

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Non dobbiamo leggere Il figlio come una poesia dedicata dall’autore al figlio (come si è scoperto, in realtà Pablo Neruda ebbe solo una figlia, Malva Marina, abbandonata poco dopo la nascita), ma come un tentativo di spiegare l’insondabile mistero della vita – impenetrabile alla ragione umana – e la sua eterna epifania, che non possiamo comprendere del tutto ma solo assorbire come luce, lasciandoci attraversare dall’incostante flusso vitale.

Fonte: sololibri.net

Foto di smpratt90 da Pixabay