Pensioni la riforma miraggio italiano. Pasquale Tridico, Presidente dell’Inps intende dare battaglia per vincere la guerra davanti alla Commissione del Lavoro della Camera.
La sua ipotesi di anticipare, ovviamente a chi vuole andare in pensione, l’uscita dal mondo del lavoro è del tutto legittima e ‘pienamente sostenibile’, lasciando la scelta del come al lavoratore.
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Tridico sostiene che la quota contributiva, lasciando la parte dei contributi al compimento di 67 anni, è ”pienamente sostenibile” in quanto non va a gravare sulle casse italiane.
E’ una alternativa che lascia il libero arbitrio al lavoratore e a quota 41 dei sindacati e di quota 100 ormai in scadenza.
Le due parole d’ordine della proposta di Tricarico sono ”Flessibilità e sostenibilità”, che preclude di contenere rigidamente i futuri pensionati, permette loro però una scelta con dei costi, nel medio periodo, informa, sono praticamente azzerati.
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Si è a conoscenza che nella legge di Bilancio verranno stanziati 5 miliardi di euro per la previdenza, molto lavoro ancora c’è da fare per capire cosa fare di questo tesoretto.
Chi se ne occupa è impegnato non solo nelle rivalutazioni degli assegni pensionistici, anche per attenuare la fine di Quota 100, consentendo forme di uscita anticipata dal mondo del lavoro, attraverso l’estensione dell’Ape social, con caratteristiche ridotte rispetto alla legge Fornero.
Pensioni la riforma miraggio italiano. Si assiste, come al solito, le lungaggini di chi dovrebbe proteggere la categoria più debole, gli anziani, proposte e controproposte sono all’ordine del giorno, di conseguenza si avrà o non si avrà una luce dopo il tunnel?
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Siamo abituati noi italiani ad un Parlamento, ad un Senato che non hanno certo a cuore il benessere del proprio popolo, e le ultime elezioni hanno dimostrato chiaramente che non c’è più fiducia in chi detiene il potere in Italia e quindi dobbiamo aspettarci un 2022 colmo di risposte non date.
Foto di Sabine van Erp da Pixabay