Pensioni novità Matteo Salvini vuole smontare riforma Fornero

Pensioni novità Matteo Salvini vuole smontare riforma Fornero

Il premier italiano in carica Matteo Salvini sembra deciso nel voler smontare la riforma Fornero, una riforma che ha distrutto milioni di persone ‘salvando’ le casse del governo, ovviamente sulle spalle dei lavoratori e pensionati.

In questi ultimi giorni nelle varie interviste riguardanti le pensioni, Salvini ha affermato di voler chiedere la quota 100 dai 62 anni, oggi è dai 64, con la formula 60 anni più 40 di versamenti contributivi, spalmando la formula dal 2019 al 2021, raggiungendo così la quota perfetta, quindi nel 2019 da 62 anni, nel 2020 dai 61 anni, nel 2021 dai 60 anni.

Matteo Salvini aveva impostato la sua candidatura alle elezione con questo punto fermo: smontare la riforma Fornero, ovviamente ci fossero state le risorse sufficienti per ottenere questa vittoria, per mantenere questa sua promessa elettorale, si sta adoperando affinchè nella legge di stabilità 2019 venga approvata e concessa la quota 100 con la sua formula, ai lavoratori in attesa di pensione.

Dal gruppo dei precoci però si levano voci in disaccordo con Matteo Salvini, con queste argomentazioni: Roberto Sinesi: ‘Purtroppo c è una grande delusione nel web, Salvini ha appena accennato ad una 41,5 ma poi il discorso sembra orientarsi verso la quota 100 e ti posso dire a nome mio e di Moreno ma anche di molti altri lavoratori che più diminuiscono l età per la quota 100 esempio da 64 a 62 più siamo arrabbiati perché significa che danno la possibilità sempre a chi ha versato di meno rispetto a chi ha versato di più’

Mentre dal fondatore del gruppo facebook lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti’, Moreno Barbuti dichiara: ‘si stanno assottigliando molto le differenze… con questo intendo solo dire che se fanno questa manovra la quota 41 e mezzo deve passare assolutamente, senza ombra di dubbio altrimenti avremmo persone che andrebbero in pensione con la stessa età ma alcuni con molti più anni di contributi … Già così ci sarà chi andrà a 61 con 41 e mezzo e chi a 62 con meno anni quindi differenza minima…’.

Alla luce di queste diatribe si annuncia un autunno caldo relativo all’argomento pensioni e si vedrà come e quando i lavoratori avranno la possibilità di accedere alla pensione, tenendo presente, sempre e comunque, che le risorse finanziarie sono lo scoglio imponente da superare come in passato.

Si dia credito, fino a prova contraria,  alle nuove leve del governo che vogliono cambiare uno stato di cose fermo da anni e che ha impoverito, alle estreme conseguenze, la popolazione italiana, solo alla resa dei conti si vedrà il risultato, fino ad allora cerchiamo di seguire gli sviluppi sperando in positivo.