Spese militari in aumento mentre il rischio di povertà italiana in crescita

Spese militari in aumento mentre il rischio di povertà italiana in crescita. A Palazzo Chigi si discute tra Conte e Draghi sulle spese militari che si aggirano sui 15 miliardi, il 2% in più dki quelle attuali, ed è assolutamente una situazione vergognosa, una delle tante situazioni penose che l’italiano deve sopportare come sempre, impotente ad opporsi a questo stato di cose.

Dati Istat: ” è il Nord a registrare il peggioramento più marcato, con l’incidenza di
povertà assoluta che passa dal 6,8% al 9,3% (10,1% nel Nord-ovest, 8,2% nel Nord-est). Sono così
oltre 2 milioni 500mila i poveri assoluti residenti nelle regioni del Nord (45,6% del totale, distribuiti nel
63% al Nord-ovest e nel 37% nel Nord-est) contro 2 milioni 259 mila nel Mezzogiorno (40,3% del totale,
di cui il 72% al Sud e il 28% nelle Isole). In quest’ultima ripartizione l’incidenza di povertà individuale
sale all’11,1% (11,7% nel Sud, 9,8% nelle Isole) dal 10,1% del 2019; nel Centro è pari invece al 6,6%
(dal 5,6% del 2019).”

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Un commento del Presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi, è parecchio significativo: ”Nel pieno alla pandemia globale, il Covid ha messo in evidenza che, di fronte alle tragedie e ai disastri, si deve reagire sempre, da un lato cercando di non fermare mai l’attività d’impresa, perchè il motore dell’economia è essenziale per la vita dei cittadini, dall’altro pensando sistematicamente alla solidarietà verso i più deboli. Impresa e solidarietà sono un binomio sul quale, sin dalle sue origini, Unimpresa ha fondato la sua ragion d’essere, consapevole che il profitto vada ricercato ed è certamente un elemento positivo, ma chi lo persegue ha l’obbligo di tutelare chi si trova in situazioni di disagio sociale”

Proseguendo e concludendo: ”Penso, in questo senso, ai tanti amici imprenditori che hanno raggiunto brillanti risultati ed eccellenti traguardi con le loro attività, ma, al contempo, non hanno mai smesso di donare a chi aveva bisogno. L’etica d’impresa è questa: la consapevolezza di avere il dovere di restituire alla collettività, con l’obiettivo di contribuire a ridurre le disuguaglianze sociali. Disuguaglianze che la pandemia, purtroppo, sta ampliando sempre di più ed ecco che il contributo della solidarietà avrà un ruolo rilevante, nei prossimi anni, per ridurle”

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Le imprese si stanno impegnando ad affrontare una emergenza quale può essere la povertà assoluta mentre Palazzo Chigi che fa? si discute se spendere o meno 15 miliardi in più per le spese militari e a quale scopo? per aiutare chi stiamo già aiutando e cioè i profughi ucraini? che alla fine ci hanno tacciato da vigliacchi poerché non abbiamo il coraggio di aiutarli? E cosa stiamo facendo se non aiutare tutti i profughi che si presentano alla nostra frontiera chiedendo solidarietà?

Davvero squallido lo scenario che presenta Palazzo Chigi, oggi in Italia si muore di fame, non si riesce pagare le bollette, l’affitto di casa e si riduce l’alimentazione mentre i vari parlamentari discutono se aumentare o no le spese militari, dove siamo arrivati? All’annientamento, al caos, alla solidarietà pelosa verso un popolo, quello italiano, che ha dato sempre ed ora riceve solo calci in faccia!

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Non è certo il sacchettino di carta, che certamente ringraziamo, con dentro hamburger e patatine fritte, di McDonald, ad aiutare l’italiano, è il lavoro, l’occupazione queste sono i problemi da guardare che potrebbe risolvere questa logorante situazione ma questa non è la priorità del Governo, le priorità sono le spese mlitari, gli aiuti all’Ucraina e tu Italiano puoi crepare che tanto non frega nulla a nessuno!

Conte e Draghi prendetevi pure per i capelli e litigate e duellate per una spesa assurda mentre non litigate o duellate per far diminuire la povertà assoluta che in Italia sta coprendo Nord, Mezzogiorno e Sud, siete penosi e date un quadro politico veramente al ribasso, dovreste solo vergognarvi per le briciole date agli italiani in povertà mentre fate gli splendidi, ovviamente con il denaro dei contribuenti, con gli armamenti , ci chiediamo se riuscite dormire la notte o se gli spettri di un milione e più di bimbi in Italia che chiedono solo serenità e dignità, non vi tormentino o se invece riposate tranquilli nel calore delle vostre magnifiche abitazioni mentre c’è chi il riscaldamento non se lo può permettere perché il costo del metano è andato alle stelle!

Verrà il momento del voto prima o poi e si spera che l’italiano abbia capito di che pasta siete fatti voi tutti parlamentari, che davanti alla scheda chiuda senza votare per far capire che non siete accettati per come siete, che dovete cambiare registro e rimettervi in riga nell’ascoltare i bisogni di chi soffre, nell’ascoltare quel grido di disperazione che sale prorompente ma che non arriva ai vostri orecchi, troppo occupati ad essere figli minori dell’Europa!
Fonte: Istat – Agi

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