Vini Italiani Gutturnio equilibrato di pregio settimo classificato Doc

Vini Italiani: il  Gutturnio equilibrato di pregio settimo classificato Doc dal 1967.

Il Colli Piacentini Gutturnio è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Piacenza ottenuto da vitigni: Barbera e Croatina,

È il capostipite dei vini rossi piacentini. Nel 1967 il Gutturnio è stato tra i primi dieci vini italiani (e il primo vino piacentino) a ricevere la denominazione d’origine controllata (DOC). Esistono vari tipi di Gutturnio:: Gutturnio Classico, Gutturnio Classico Riserva, Gutturnio Classico Superiore, Gutturnio Frizzante, Gutturnio Riserva, Gutturnio Superiore.

La sua storia: Il Gutturnio nasce in epoca romana da una “ricetta” inventata da Lucio Calpurnio Pisone, suocero di Giulio Cesare, la cui madre aveva origini piacentine.

Questo legame viene svelato anche da Cicerone che, con la volontà di accusarlo per alcune scelte politiche errate, all’interno dell’orazione “In Pisonem”, lo ridicolizza sottolineando il suo eccessivo apprezzamento per questo vino.

Il nome Gutturnio deriva da gutturnium, una grande coppa d’argento di circa due litriUn esemplare venne rinvenuto il 23 maggio 1878 sulla sponda piacentina del Po, nei pressi di Croce Santo Spirito. Il nome “Gutturnio” venne proposto nel 1938 dall’enologo Mario Prati e apparì per la prima volta nel 1939 su un’etichetta dell’azienda Manara di Vicomarino (Ziano). Il disciplinare di produzione risale al 1967 (settimo vino italiano ad ottenere la DOC)

Il gutturnium veniva utilizzato al termine della cena. Riempito di vino, veniva passato di mano in mano tra i commensali per bervi a turno come simbolo di fraternità e amicizia.

Nel 1987 viene istituito dal Consorzio di Tutela dei vini doc Colli Piacentini il premio Gutturnium, attribuito ad importanti personalità che si sono distinte per meriti nel campo enologico o professionali.

Da un passato più recente deriva invece la tradizione che prevede che il Gutturnio non venga bevuto in bicchiere ma all’interno di ciotole bianche di ceramica.

Localmente la croatina è detta anche “bonarda” sebbene non abbia nulla a che fare con il vitigno piemontese bonarda. Invece, il sinonimo locale della croatina ha a che fare con il vicino vino DOC Bonarda dell’Oltrepò Pavese con base ampelografica simile al Gutturnio.

Le sue caratteristiche: colore rosso rubino brillante di varia intensità; profumo vinoso e caratteristico; sapore secco o abboccato fresco, giovane, tranquillo, vivace.

Abbinamenti:  la versione frizzante si abbina ai taglieri di salumi piacentini D.O.P. (salame, coppa e pancetta) e formaggi, pistä ‘d grass (lardo battuto a coltello con aglio e prezzemolo), primi piatti della cucina piacentina come i classici Pisarei e fasö (gnocchetti di acqua, farina e pan grattato fatti a rigorosamente mano conditi con un sugo di fagioli borlotti). Le versioni ferme sposano arrosti e bolliti, brasati e carni alla griglia. Eccellente l’abbinamento con la coppa piacentina arrosto.

Prezzi:  il Gutturnio parte da un minimo di € 3,10 (375 ml) a salire fino a € 28-29,00, in base all’annata e azienda vinicola di produzione.

Fonte: Wikipedia-Trovaprezzi