Conflitto Russia-Ucraina testimonianza di Natalia ucraina di Donetsk

Conflitto Russia-Ucraina testimonianza di Natalia ucraina di Donetsk. America e Occidente sollevano gli scudi per impedire al premier Putin di continuare una guerra che secondo i potenti non ha ragione di essere e mettendo sanzioni gravissime alla Russia che metteranno in carestia e disagio sociale tutta Europa, le sanzioni non toccheranno solo la Russia ma tutto il popolo europeo per le condizioni economiche che si andranno a toccare causando come già detto carestia e disagio sociale.

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Chi ha ascoltato Putin in una sua conferenza, fatta due giorni fa, dove ha esposto dettagliatamente tutte le ragioni, secondo lui, valide per questo attacco, dovrebbe aver capito anche che questo signore non è un guerrafondaio ma uno statista che ha tutte le sue buone ragioni a non volere missili americani puntati verso Mosca sui suoi confini, inoltre bisogna ascoltare anche chi ha vissuto in Ucraina per capire a fondo le condizioni in cui si vive in quella parte del mondo!

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La testimonianza di Natalia Marchenko, ucraina originaria di Donetsk, vive in Italia, a Sanremo precisamente, è parecchio pesante e drammatica: ”I media, in Europa, dicono quello che ‘devono’ dire e fanno passare Putin per pazzo aggressore, quando invece sta semplicemente, e finalmente direi, salvando le persone che per otto lunghissimi anni stavano subendo l’oppressione, genocidio e continui bombardamenti dalla parte dell’esercito ucraino”

Prosegue: ”E nessuno si è mai interessato, perché. Direi che ha aspettato anche troppo Putin. Noi a Donetsk attendavamo il suo intervento, ogni santo giorno, con la speranza che finalmente ci potesse liberare dall’esercito di Kiev e i loro continui attacchi verso i civili”.

”Il giardino di mia madre è pieno di frammenti di proiettili di ogni genere, la casa della vicina è rasa al suolo. L’Ucraina ha tagliato ogni rapporto con Donetsk, già da diversi anni: niente commercio, niente pensioni, niente di niente, ma continua a insistere che la terra è loro. La terra è di chi vive e lavora su questa terra; è del popolo, della gente, e se tu governo maltratti, emargini e spremi all’ultima goccia, le persone si ribellano, fanno il referendum di indipendenza e non vogliono più avere a che fare con un governo del genere.Ma questo non lo dicono; dicono solo che Putin vuole conquistare l’Ucraina”.

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Infine conclude: ”Prima della guerra andavo spesso a trovare i miei genitori. A Donetsk c’era un aeroporto stratosferico, costruito per gli Europei di calcio e distrutto nelle prime settimane di guerra dall’esercito ucraino, aeroporto civile. Ora si lamentano che Putin spara sulle basi militari ucraine”.

Cosa emerge da questa testimonianza che stringe il cuore in una morsa di gelo? La disperazione di un popolo che vive nel costante terrore e nella speranza che qualcuno possa venire loro in aiuto, Putin ha accolto questo grido di disperazione, sollevando anatemi da tutto il mondo, e al di là delle considerazioni retoriche lui vuole dare un barlume di luce nel tunnel dove questa gente vive, questo non è essere filo-Putin, questo vuol dire vedere con obiettività le cose e analizzare sia uno che l’altro contendente e capire le ragioni dell’uno e dell’altro, si ripete, la guerra non è mai una azione giustificabile, il dialogo però a volte è impossibile specialmente se fra i due contendenti arrivano interferenze non richieste!

Fonte: Primalariviera

Foto di Sky Tg24