Fausto Coppi il Campionissimo di Ciclismo muore il 2 gennaio 1960

Fausto Coppi il Campionissimo di Ciclismo muore il 2 gennaio 1960

Fausto Coppi il Campionissimo di Ciclismo muore il 2 gennaio 1960. Questo uomo diventato leggenda per le sue imprese ciclistiche nasce a Castellana, Alessandria, il 15 settembre 1919, in una famiglia di modeste condizioni e si fa notare crescendo per la sua educazione, gentilezza e la sua introversione,

E’ lo zio che gli regala la sua prima bici dove lui può scorrazzare ed immergersi nella natura con lunghi giri nelle campagne circostanti la sua abitazione.

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La sua passione per la bicicletta lo porta alla prima corsa, un percorso non facile ma che deve abbandonare per una gomma sgonfia del tutto inaspettatamente.

Nel frattempo che Coppi pensa a disputare gare scoppia la seconda guerra mondiale e di conseguenza deve partire per Tortona come caporale della terza squadra di un plotone in quadrato, purtroppo viene fatto prigioniero dagli inglesi a Cap Bon, in Africa.

Viene internato a Megez el Bab e poi trasferito al campo di concentramento di Blida, nei pressi di Algeri.

Torna incolume da questa brutta esperienza e la sua passione gli fa riprendere la bicicletta in mano;  il 22 novembre 1945 sposa Bruna Ciampolini a Sestri Levante e da questo matrimonio nascerà Marina la prima figlia.

Dalla allora scandalosa relazione extraconiugale con la Dama Bianca, nascerà Faustino, una relazione che ha fatto clamore lungo la sua vita privata e non, ciò che dobbiamo ricordare è il suo antagonismo con Gino Bartali, le loro corse ciclistiche che mandavano in visibilio gli spettatori.

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Ma al di là della sua privacy, il mitico Fausto Coppi, il grande ciclista, si aggiudicò due volte il Tour de France nel 1949 e nel 1952 e cinque volte il Giro d’Italia (1940, 1947, 1949, 1952 e 1953) ed entrò nella storia per essere uno dei pochi ciclisti al mondo ad aver vinto Giro e Tour nello stesso anno.

Al suo attivo vi furono tre volte la Milano-Sanremo (1946, 1948, 1949), cinque Giri di Lombardia (1946-1949, 1954), due Gran premi delle Nazioni (1946, 1947), una Parigi-Roubaix (1950) e una Freccia vallone (1950).

Fausto Coppi muore per una malattia contratta durante un viaggio in Alto Volta il 2 gennaio 1960, una malattia non diagnosticata in tempo e lascia questo mondo a soli 40 anni, lasciando il ricordo delle sue famosissime imprese, una frase coniata da Mario Ferretti, in una famosa radiocronaca, lo definì giustamente ”Un uomo solo al comando”

Fonte: Biografieonline

Foto di La Voce e il Tempo