Orso marsicano marcantonio garbato

Orso marsicano marcantonio garbato. L’orso bruno marsicano è un mammifero onnivero, una varietà dell’orso bruno comune che popola nella regione storico-geografica della Marsica, dove, nell’areale centrale corrispondente al parco nazionale dìAbruzzo, Lazio e Molise, sopravvive una cinquantina di orsi, più alcuni esemplari in altre aree protette limitrofe e il totale oscillante varia tra i 55 e gli 85 orsi.

Informazioni tratte da Wikipedia: ”La leggenda popolare che vuole l’orso come spietato uccisore di capi di bestiame, oltre che dei cani da guardia e dei pastori, risulta fondamentalmente errata e legata a episodi sporadici, dato che questi animali preferiscono rifuggire la presenza dell’uomo. È però vero che alcune volte l’orso ha attaccato il bestiame domestico, in particolare galline, capre, pecore o vitelli. Tuttavia, l’uomo ha ingigantito la quotidianità di questi attacchi, mentre in realtà si tratta di episodi per lo più concentrati in primavera e spesso anche facilmente evitabili. Tali credenze hanno però giustificato le persecuzioni di questi animali perpetratesi nei secoli. Gli orsi vengono ancora oggi sporadicamente uccisi per avvelenamento e con trappole poste dai bracconieri”.

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L’orso bruno marsicano si nutre di rutti di bosco, ghiande e faggiole (i frutti dei faggi), bacche del ramno, un arbusto che si trova nei terreni brulli d’alta quota, persino l’erba. Per il 70-80% infatti la sua dieta è vegetariana: il tresto a carcasse di animali che grazie al suo olfatto parecchio sviluppato e insetti, fra i quali le api per il miele.

Lo zoologo Marco Antonelli del WWF spiega: ”Il WWF ha in corso il progetto Orso 2X50, che ha l’obiettivo di raddoppiare la popolazione di orso bruno marsicano per il 2050 con azioni di conservazione e divulgazione, per permettere un’espansione anche al di fuori delle aree protette. Il WWF è coinvolto anche nel progetto Life ArcPROM, centrato sulla convivenza tra uomo e orso, in corso tra Grecia e Italia: da noi l’area coinvolta è il Parco Nazionale della Maiella, e il protagonista è l’orso bruno marsicano

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Mentre Giovanna di Domenico, biologa e collaboratrice del Parco Nazionale della Maiella, racconta: ”L’obiettivo è quello di comunicare le corrette pratiche di convivenza con questo animale, come non disturbarlo, non inseguirlo, non cercare di fotografarlo, ma anche mettere in sicurezza pollai o arnie che potrebbero essere una facile fonte di cibo per quegli esemplari che si avvicinano di più agli umani. Nel parco, dove l’orso bruno marsicano sta conquistando territorio, «stiamo studiano questo animale con fototrappole e radiocollari: questi, in particolare, ci hanno permesso di seguire i suoi movimenti e capire quanto fosse grande il territorio in cui un individuo si sposta, chiarire in quali aree cerca le tane per passare il letargo in inverno e vedere anche che cosa mangia. Per esempio, non abbiamo mai trovato tracce di predazione di animali selvatici”.

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Quanto più uno vive solo, sul fiume o in aperta campagna, tanto più si rende conto che non c’è nulla di più bello e più grande del compiere gli obblighi della propria vita quotidiana, semplicemente e naturalmente. Dall’erba dei campi alle stelle del cielo, ogni cosa fa proprio questo; c’è tale pace profonda e tale immensa bellezza nella natura, proprio perché nulla cerca di trasgredire i suoi limiti.

(Rabindranath Tagore)

Natura è tutto ciò che noi vediamo: il colle, il pomeriggio, lo scoiattolo, l’eclissi, il calabrone. O meglio, la natura è il paradiso. Natura è tutto ciò che noi udiamo: il passero, il mare, il tuono, il grillo. O meglio, la natura è armonia. Natura è tutto quello che sappiamo senza avere la capacità di dirlo, tanto impotente è la nostra sapienza a confronto della sua semplicità.

(Emily Dickinson)

Fonte: Wikipedia – Focus

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