Curcuma spezia proprietà benefici controindicazioni utilizzata nella medicina ayurvedica

Curcuma, la spezia e le sue proprietà, benefici e controindicazioni, utilizzata nella medicina ayurvedica

In India la curcuma è conosciuta ed utilizzata da almeno 5.000 anni, come medicina, spezia e anche colorante,  in certe regioni dell’India una radice di curcuma appesa al collo della ragazza fa parte del rito della promessa matrimoniale.

La pianta, il cui nome scientifico è Curcuma longa, appartiene alla famiglia delle Zingiberacee. Si tratta di piante erbacee perenni, dotate di rizoma e coltivate prevalentemente nelle regioni tropicali.

La pianta della curcuma è caratterizzata da foglie lunghe a forma ovale, mentre i fiori sono raccolti in spighe. Il suo nome deriva dalla lingua persiana-indiana e precisamente dalla parola Kour Koum, che significa zafferano, infatti la Curcuma è anche nota col nome di Zafferano delle Indie; la radice di curcuma vanta straordinarie proprietà curative e nella medicina ayurvedica è utilizzata da 5000 anni.

I suoi rizomi, che sono la parte della pianta che contiene i principi attivi, o droga, vengono fatti bollire per parecchie ore e fatti seccare in grandi forni, dopodiché vengono schiacciati fino ad ottenere una polvere giallo-arancione che viene comunemente utilizzata come spezia nella cucina del Sud Asia.

La sua composizione chimica:  contiene l’11,2 % di acqua, il 9,9 % di grassi, il 7,8 % di proteine, il 21 % di fibre, il 3,2 % di zuccheri ed il 6 % di ceneri. Questi i minerali presenti: calcio, sodio, potassio, fosforo, magnesio, ferro, zinco, selenio, manganese e rame.

Contiene le vitamine B1, B2, B3, B6, vitamina C, vitamina E, K e J.

Gli zuccheri si dividono in saccarosio, destrosio e fruttosio.

La curcuma contiene inoltre centinaia di componenti; tuttavia l’attenzione degli studiosi si è concentrata su uno in particolare: la curcumina.

Proprietà della curcuma: Disintossicante, Antitumorale, Leucemia infantile, Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Research, la spezia avrebbe un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento del tumore alla prostata, Antiossidante (la combinazione di antiossidanti ed antinfiammatori spiegherebbe perché molte persone con infiammazioni articolari provano sollievo quando consumano la curcuma), Cicatrizzante (In India viene applicato il rizoma di curcuma per curare ferite, scottature, punture d’insetti e malattie della pelle con risultati veramente soddisfacenti), Antinfiammatorio, Malattie Cardiovascolari (A quanto pare la curcuma è in grado di rafforzare il tessuto endoteliale, ovvero il rivestimento dei vasi sanguigni, la disfunzione endoteliale è una delle principali cause delle malattie cardiache e ha come conseguenza l’incapacità dell’endotelio di regolare la pressione sanguigna e la coagulazione del sangue; Gli studi hanno dimostrato che la curcuma apporta miglioramenti alla funzione endoteliale con i conseguenti benefici per la salute del cuore e dell’apparato cardiocircolatorio), inoltre fa bene alla Mente (La curcuma ha anche proprietà che apportano benefici alla funzione cerebrale e di conseguenza la sua assunzione può essere utile per prevenire alcune patologie come la depressione ed il morbo di Alzheimer. Si ritiene che la spezia sia anche in grado di aumentare memoria ed intelligenza ma non vi è ancora nulla di certo, gli studi riguardo a questa proprietà sono ancora in corso.); ed infine abbassa il valore del Colesterolo.

Effetti collaterali e controindicazioni: per le persone in condizione di buona salute, la curcuma è sicura e senza particolari controindicazioni. Per questo la sua assunzione è considerata priva di rischi per la maggior parte degli individui adulti.

Tuttavia, in caso di patologie o disturbi, quali l’occlusione delle vie biliari, la curcuma dovrebbe essere assunta solo dopo aver consultato il medico.

Infatti in caso di problemi alla cistifellea questa spezia potrebbe aggravare la situazione; per questo chi ne soffre dovrebbe evitare di assumerla sotto forma di integratori alimentari.

Inoltre per l‘effetto anticoagulante della curcuma, è necessario fare attenzione a somminstrarla a persone con problemi correlati alla coagulazione del sangue.

Simili consigli valgono anche in caso di gravidanza e allattamento.

Nonostante gli effetti gastroprotettivi, dosi eccessive di curcuma possono causare disordini gastrici. In particolare, assumere quantità elevate di questa spezia o continuare ad utilizzarla a lungo termine può scatenare indigestioni, nausea o diarrea.

In caso di comparsa di questo genere di disturbi è consigliabile ridurre le dosi o interrompere l’assunzione, mai eccedere in ogni caso e con nessuna spezia, quel tanto che basta per apportare benefici senza esagerare.

Fonte: viversano-mr-loto-saperesalute