Natura Fico d’India impariamo conoscerlo

Natura Fico d'India impariamo conoscerlo

Natura Fico d’India impariamo conoscerlo. Una pianta sudamericana, naturalizzata in tutto il bacino del  Mediterraneo, le regioni italiane produttrici sono la Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia.

Riportiamo da Wikipedia lo storico interessante di questa pianta, Opuntia ficus:

L’O. ficus-indica è nativa del Messico. Da qui, nell’antichità, si diffuse tra le popolazioni del Centro America che la coltivavano e commerciavano già ai tempi degli Aztechi, presso i quali era considerata pianta sacra con forti valori simbolici. Una testimonianza dell’importanza di questa pianta negli scambi commerciali è fornita dal Codice Mendoza.

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Questo codice include una rappresentazione di tralci di Opuntia insieme ad altri tributi quali pelli di ocelot e di giaguaro. Il carminio, pregiato colorante naturale per la cui produzione è richiesta la coltivazione dell’Opuntia, è anch’esso elencato tra i beni commerciati dagli Aztechi.

La pianta arrivò nel Vecchio Mondo verosimilmente intorno al 1493, anno del ritorno a Lisbona della spedizione di Cristoforo Colombo.” (Wikipedia)

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Natura Fico d’India impariamo conoscerlo

Il fico d’India ha una capacità straordinaria di svilupparsi anche in terreni aridi, con poca acqua, quindi una pianta con enormi potenzialità non solo per l’agricoltura, anche per i paesi aridi.

I suoi frutti sono ricchi di minerali: calcio e fosforo, vitamina C e ha un impiego nell’arte culinaria diversificata, infatti non solo assaporati freschi, anche sotto forma di succhi, gelatina,  marmellate e quant’altro.

Le pale della pianta detti anche cladoli si possono utilizzare sia mangiandoli freschi che in salomoia,  canditi, sotto forma di confettura e sottaceto; inoltre sono pure utilizzate anche come foraggio.

Un’altra caratteristica di questi magnifici frutti sono le sue bucce, che opportunatamente trattate possono essere farina per la produzione di biscotti

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.Particolare attenzione bisogna prestare nel non esagerare nel consumare i suoi frutti, i quali possono causare occlusione intestinale, causata dalla formazione di boli di semi nell’intestino crasso, quindi moderazione nel consumo che dovrebbe essere accompagnato da pane, che impedisce il conglobarsi e formare tappi occlusivi.

Per questo motivo il fico d’India è sconsigliato alle persone che hanno una patologia quale la diverticolosi intestinale.

E per finire un buona ricetta per il liquore di fichi d’India che vi piacerà tantissimo:

Ingredienti:

  • 1 kg fichi d’India ovviamente già puliti
  • 1 lt alcol alimentare
  • 1 lt acqua
  • 750 gr zucchero

Preparazione:

  1. Pulire i fichi d’India e tagliarli a pezzetti. Scegliere di tutti e tre i colori per un liquore di colore più intenso.
  2. Mettere i fichi d’India all’interno di un recipiente di vetro con la bocca grande (barattolo o décanter) e ricoprire con l’alcol alimentare
  3. Chiudere il recipiente con il tappo, oppure con la pellicola trasparente.
  4. Lasciare macerare la frutta nell’alcol per 10 giorni circa in un luogo buio (tipo la dispensa)
  5. Trascorso questo tempo l’alcol avrà assunto un bellissimo colore.
  6. Filtrare l’alcol ed eliminare i frutti.
  7. In un pentolino versare l’acqua e lo zucchero e mettere sul fuoco. Non appena lo zucchero si sarà sciolto togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.
  8. Aggiungere lo sciroppo all’alcol e mescolare.
  9. Chiudere il recipiente e lasciare riposare una 1 settimana circa.
  10. Trascorso questo tempo non vi resta che filtrare il liquore un’ultima volta.
  11. Questa volta mettendo una pezzuola di cotone nel colino in maniera tale da togliere ogni impurità al vostro liquore e renderlo limpido
  12. A distanza di un mese il vostro liquore ai fichi d’India sarà pronto da servire! Vi consiglio di tenerlo in Frigo e di servirlo freddo. Se preferite potete tenerlo anche in Freezer per servirlo freddo e cremoso.
  1. A distanza di un mese il vostro liquore ai fichi d’India sarà pronto da servire! Vi consiglio di tenerlo in Frigo e di servirlo freddo. Se preferite potete tenerlo anche in Freezer per servirlo freddo e cremoso.

Abbiamo anche imparato conoscere bene questa pianta che ci regala non solo splendide infiorescenze, spettacolari, anche un frutto e pale da utilizzare nelle varie ricette di cucina come abbiamo visto.

Foto di Ulrike Leone da Pixabay