Sardine il Movimento perché canta Bella Ciao nelle piazze?

Sardine il Movimento perché canta Bella Ciao nelle piazze?

Sardine: il movimento perché canta Bella ciao nelle piazze?

Prima di ogni illazione bisogna conoscere le origini di questa canzone Bella ciao, capirne bene il significato e per quale ragione è diventata così popolare.

Trascriviamo le spiegazioni dell’origine di questa canzone da Wikipedia:Bella ciao è una canzone di lotta cantata dai simpatizzanti del movimento partigiano italiano.

Le prime tracce documentali risalgono al 1953 quando però Bella ciao era già cantata, tradotta e diffusa negli ambienti della sinistra.

Secondo alcuni l’inizio delle fortune del canto risalirebbe al primo festival mondiale della gioventù democratica che si tenne a Praga nell’estate 1947, quando la canzone venne eseguita con grande successo da giovani partigiani emiliani che parteciparono alla rassegna canora “Canzoni Mondiali per la Gioventù e per la Pace”.

Questo canto raggiunse una grandissima diffusione di massa negli anni Sessanta, soprattutto durante le manifestazioni operaie e studentesche del Sessantotto.

Ancora oggi è cantata in tutto il mondo e la musica, di autore sconosciuto, è stata fatta risalire, in anni passati, a diverse melodie popolari.’

Sardine il Movimento perché canta Bella Ciao nelle piazze?

Il movimento delle Sardine non ha una ideologia filosofica unanime che li lega, ciò che li lega è la lotta contro le ingiustizie, il qualunquismo, è la voglia di partecipare uniti verso una aspirazione che dovrebbe essere di tutti: risvegliare coscienze assopite, ricordare che siamo cittadini italiani nati liberi e liberi vogliono restare.

Può piacere o non piacere questo movimento e le ipotesi fatte da alcuni, anzi da tanti, è che le Sardine siano manovrate dal partito PD, la probabile verità è che loro vanno oltre il PD, raccolgono persone di tutte le età e di ogni colore politico, le piazze si riempono, ed infine cantano Bella ciao.

Difendere la democrazia significa anche riunirsi in manifestazioni pacifiche, riempire le piazze senza regia alcuna di partito, il popolo unito verso un comune denominatore: la pace unita alla libertà, è un grido di ribellione alle oppressioni politiche, contro le indecisioni del Parlamento che portano sfascio e povertà, contro politici opportunisti e calcolatori che vedono numeri al posto di esseri umano, è un grido di allarme verso l’omicidio nascosto della democrazia!

Riportiamo uno stralcio dell’articolo scritto da Camillo Pignata su Agoravox:E’ il popolo che si fa antifascista, per reclamare la necessità di un nuovo CLN, di una svolta radicale nella lotta contro il fascio razzismo di questa destra.

E’questo il significato e il messaggio delle manifestazioni di Bologna e di Modena, dove non c’erano bandiere di partito ma si cantava bella ciao.

Non sono in gioco le differenze tra destra e sinistra su questo o quest’altro provvedimento, sono in gioco la democrazia e la civiltà del nostro Paese.

Le “Sardine”questo lo hanno capito.

Speriamo che domani lo capiscano i partiti democratici e si muovano, con decisione forza e coraggio, in un’ottica strategica che va al di là del mero interesse di bottega, correntizio o elettorale.’

Il prossimo futuro vedrà se questo Movimento, le Sardine, avrà un seguito ancor maggiore oppure si scioglierà in un nulla, a quanto pare la determinazione che lo guida è evidente, si spera sola che non finisca in mano a qualche partito che ne indebolisca gli intenti che lo hanno fatto nascere!

D’altra parte si è visto anche a Parigi il tumulto nelle piazze, per niente pacifico, per ottenere ciò che alla fine hanno ottenuto, tutti insieme per la riforma pensioni e questo dice una grande verità: uniti si vince, sempre!