Femminicidio uccisa a martellate dall’ex compagno

Femminicidio uccisa a martellate dall'ex compagno

Femminicidio uccisa a martellate dall’ex compagno. Si chiamava Elena Casanova e ha trovato una orrenda morte per mano dell’0ex compagno, Ezio Galesi, 49 anni,

Il femminicidio è avvenuto a Brescia, a Castegnato, in una strada poco illuminata, fuori dall’abitazione della donna, dove abitava con la figlia di 17 anni, Elena Casanova era una donna impegnata nel suo paese in associazioni ambientaliste con comitati locali.

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L’omicida, separato, padre di 2 figli adulti, dopo il delitto ha chiesto di chiamare le Forze dell’Ordine ammettendo: ”Chiamate i carabinieri, l’ho uccisa a martellate”.

Secondo le Forze dell’Ordine l’omicida ha seguito l’ex fidanzata e quando la stessa ha parcheggiato, ha infranto con  il martello il finestrino della vettura per poi abbattersi con violenza sulla donna, morta sul colpo.

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I vicini di casa sentendo le urla disperate della donna hanno dato immediatamente l’allarme, lo stesso assassino ha richiesto l’intervento dei Carabinieri, ai quali ha consegnato l’arma del delitto: il martello.

Ammanettato, con lo sguardo perduto nel vuoto, ha seguito i Carabinieri che faranno luce sul perché il Galesi abbia potuto compiere questo delitto, si faranno indagini se il 49enne avesse avuto comportamenti violenti in passato.

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Sul luogo della tragedia sono poi intervenuti i parenti della vittima, il fratello e sotto choc anche l’ex marito.

In Italia  sono 83, da inizio 2021, i femminicidi perpetrati, 7 vittime negli ultimi 10 giorni, un rosario di morti terribile, oltre la metà di queste uccisioni avvenute per mano dell’ex compagno o dal partner.

Questo neologismo, femminicidio, è ben spiegato da Wikipedia, che riportiamo:

”Qualsiasi forma di violenza esercitata in maniera sistematica sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione di genere e di annientare l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico della donna in quanto tale, fino alla schiavitù o alla morte, in linea quindi con la definizione di violenza di genere.” 

Foto di Martina Schomaker da Pixabay