Lavoro e Green Pass da oggi è obbligatorio

Lavoro e Green Pass da oggi è obbligatorio. Alla fine è arrivata la tanto temuta data e mentre in diverse zone del paese, sono state organizzate manifestazioni contro l’obbligo del Green pass per i lavoratori – la più importante quella dei portuali a Trieste – andiamo a conoscere le modalità e le sanzioni previste per i lavoratori e i datori di lavoro.

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A tutti i dubbi c’è una risposta, grazie alle FAQ emanate dal Governo per il DCPM 12 ottobre 2021, in merito all’obbligo di Green Pass per tutti i lavoratori pubblici, privati e liberi professionisti. Prima domanda come funziona la verifica del Green Pass nelle aziende? Secondo la FAQ: ‹‹Ogni amministrazione/azienda è autonoma nell’organizzare i controlli, nel rispetto delle normative sulla privacy e delle linee guida emanate con il DCPM 12 ottobre 2021. I datori di lavoro definiscono le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione, prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro, e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento delle violazioni degli obblighi. È opportuno utilizzare modalità di accertamento che non determinino ritardi o code all’ingresso. Nelle pubbliche amministrazioni, laddove l’accertamento non avvenga al momento dell’accesso al luogo di lavoro, esso dovrà avvenire su base giornaliera, prioritariamente nella fascia antimeridiana della giornata lavorativa, potrà essere generalizzato o a campione, purché in misura non inferiore al 20% del personale presente in servizio e con un criterio di rotazione che assicuri, nel tempo, il controllo su tutto il personale dipendente››. Il Governo, inoltre, metterà a disposizione altre app – oltre alla ‘VerificaC19’ – per il controllo della validità del Green Pass.

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Passiamo al capitolo sanzioni. Cosa rischia un lavoratore privo di Green Pass e un datore di lavoro che dimentica di controllare? Secondo quanto si legge sempre nelle FAQ del Governo, un lavoratore pubblico o privato ‹‹ è considerato assente ingiustificato, senza diritto allo stipendio, fino alla presentazione del Green pass; nel caso di aziende con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta››. E se dovesse recarsi lo stesso sul luogo di lavoro? In questo caso, il datore di lavoro dovrà segnalare il caso alla Prefettura per l’applicazione della sanzione amministrativa che vari da un minimo di 600 euro a un massimo di 1500 euro. Mentre il datore di lavoro sarà sanzionato con una multa da 400 a 1000 in caso di mancato controllo. Leggi anche >>> In fatto di retribuzione: ‹‹ non sarà più versata al lavoratore senza Green pass qualsiasi altra componente della retribuzione, anche di natura previdenziale, avente carattere fisso e continuativo, accessorio o indennitario, previsto per la giornata di lavoro non prestata. I giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione delle ferie e comportano la perdita della relativa anzianità di servizio››.

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